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Lo Stato ha chiuso l`ospedale I cittadini chiamano Emergency

PRAIA A MARE (CS) Emergency ha già aperto un ambulatorio nella Piana di Gioia Tauro, a Polistena. Perché l`Italia – e in particolare la Calabria – è un Paese in cui la sanità non è più un diritto gar…

Pubblicato il: 31/10/2013 – 13:44
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Lo Stato ha chiuso l`ospedale I cittadini chiamano Emergency

PRAIA A MARE (CS) Emergency ha già aperto un ambulatorio nella Piana di Gioia Tauro, a Polistena. Perché l`Italia – e in particolare la Calabria – è un Paese in cui la sanità non è più un diritto garantito per tutti. A Praia a Mare, però, vorrebbero qualcosa in più: «Gino Strada per noi è l`unica salvezza. Ci dia una mano. Venga qui e apra un ospedale di Emergency». La richiesta arriva dal Comitato civico a difesa del locale ospedale, che ha scritto una lettera a Repubblica. E proprio a Repubblica, Strada aveva dichiarato di essere pronto ad aprire ospedali in territorio italiano.
L`idea è chiara: cominci dal nord della Calabria, da una zona in cui si rischia di morire in attesa di un`ambulanza perché il Piano di rientro ha cancellato una delle poche strutture sanitarie capaci di attirare pazienti anche da fuori regione. I tagli hanno convertito l`ospedale in Centro di assistenza primaria territoriale (Capt) e il Pronto soccorso non c`è più. Per le urgenze bisogna rivolgersi a Cetraro – che dista un`ora in automobile – o a Paola. Quante morti è costata questa scelta: non è un calcolo che si possa effettuare con certezza, ma i dubbi sono tanti. Quanti i casi registrati in zona negli ultimi anni. Lo Stato nell`Alto Tirreno cosentino si manifesta quando non c`è e lascia i cittadini a cavarsela da soli. «Dalle informazioni ricevute dal ministero della Salute – si legge nell`appello a Gino Strada -, con la cancellazione del presidio praiese, la rete dell`emergenza-urgenza nella zona dell`Alto Tirreno Cosentino è stata azzerata. È stata lasciata senza tutela una popolazione di oltre 60.000 abitanti che si quadruplica durante i mesi estivi per la vocazione turistica della zona». E il governatore Scopelliti «è perfettamente consapevole, al punto da affermare di voler intervenire ripristinando l`ospedale di Praia a Mare poiché posto in area disagiata. Ma al momento rimangono solo parole», accompagnate da un altro dubbio ancora peggiore, se possibile. E cioè che l`eventuale riapertura sia una mossa da giocarci in vista della prossima scadenza elettorale.
L`emergenza è stringente e gli accordi trovati alla Regione sono soltanto palliativi, come il potenziamento della lungodegenza della “Casa della salute” di Praia a Mare. Non basta. I cittadini vogliono «un ospedale funzionante, con un Pronto soccorso attrezzato non solo di macchinari ma di personale altamente qualificato». Visto che lo Stato gliel`ha tolto, si rivolgono a Emergency. (0020)

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