Cosenza, due anni senza risposte sulla Pet
COSENZA Più di due anni senza una risposta. Più di due anni di «costi, disagi e viaggi della speranza», perché Cosenza è priva della Pet, un macchinario diagnostico utilissimo nell’oncologia clinica…

COSENZA Più di due anni senza una risposta. Più di due anni di «costi, disagi e viaggi della speranza», perché Cosenza è priva della Pet, un macchinario diagnostico utilissimo nell’oncologia clinica, in cardiologia e in neurochirurgia. Un tempo sufficiente per chiedere l’intervento del governatore Scopelliti, commissario al Piano di rientro, e pretendere una spiegazione per questi ritardi. Lo ha fatto Giuseppe Mazzuca, presidente della commissione di Controllo e garanzia del consiglio comunale di Cosenza, allegando alla lettera al presidente della giunta regionale una vecchia deliberazione del Consiglio. È quella con la quale l’assemblea ha impegnato, il 12 settembre 2011, il governo cittadino «a contribuire all`attivazione nel minor tempo possibile della Pet presente in una struttura sanitaria della città, provvista di tutti i pareri, le ispezioni e i controlli, tutti conclusi con esito positivo, ma non ancora autorizzata da parte dei competenti uffici commissariali». Dopo quell’atto non è arrivata alcuna decisione da parte della struttura commissariale. E adesso la Commissione guidata dal consigliere comunale (e capogruppo) del Pse chiede a Scopelliti «un incontro urgente per poter verificare insieme, e nel caso sollecitare, ogni passaggio eventualmente ancora necessario per poter dotare la comunità cosentina di tale indispensabile presidio salvavita». (0050)