Gioco d`azzardo, Rapetto: si può contrastare
CATANZARO «C`è ancora speranza in questo Paese». Ha esordito così l`ex generale della guardia di finanza, Umberto Rapetto – già capo del Nucleo speciale anti frodi telematiche della fiamme gialle – n…

CATANZARO «C`è ancora speranza in questo Paese». Ha esordito così l`ex generale della guardia di finanza, Umberto Rapetto – già capo del Nucleo speciale anti frodi telematiche della fiamme gialle – nel convegno “Non giocare con i tuoi soldi”. L`appuntamento, promosso a Catanzaro nella sala convegni dell`Itis “Scalfaro” da Confesercenti e Confindustria del capoluogo, si è inserito nel tour itinerante di Telecom Italia “Anche io ho qualcosa da dire”. Ed è stato proprio il fenomeno devastante del gioco d`azzardo in Italia il tema centrale dell`appuntamento. «Una febbre – si legge in una nota congiunta delle due organizzazioni di categoria – che continua a diffondersi coinvolgendo milioni di persone, tra cui tantissimi adolescenti già finiti nel vortice della ludopatia. Numeri spaventosi se commisurati al danno provocato in termini sanitari e di risorse sottratte all`economia reale, con conseguente corollario di povertà familiare, indebitamento, usura, intrecci con la criminalità organizzata e conflitti d`interesse ai più alti livelli». Un fenomeno che Rapetto avrebbe finito per pagare in prima persona. «È lui l’uomo che – sottolineano Confesercenti e Confindustria Catanzaro – , a capo del Nucleo speciale anti frodi telematiche della Fiamme Gialle, ha fatto infliggere una mega multa da 98 miliardi a dieci società concessionarie del gioco d’azzardo. Una indagine che ha fatto emergere tutti i più inquietanti risvolti di un business tutt`altro che etico e produttivo, oltre che poco remunerativo per le casse dello Stato. Una indagine che, però, probabilmente, gli è costata il posto». Per questo Rapetto, nel corso dell`incontro ha ribadito: «Hanno cancellato la mia vita». L`ex ufficiale, secondo il suo racconto, sarebbe stato rimosso dall`incarico «guarda caso proprio al termine della sua scottante inchiesta sui re dei videopoker». A seguire l`incontro – moderato da Francesco Pungitore e con la presenza delle giornaliste Emanuela Gemelli e Terry Boemi – c`erano il questore di Catanzaro, una nutrita delegazione del comando regionale della Guardia di Finanza, ufficiali dei carabinieri, esponenti delle associazioni e del mondo dell`impresa. «“Rumorosa” l`assenza del mondo politico del capoluogo – sottolineano gli organizzatori –, evidentemente affaccendato in tutt`altre faccende. Una buona occasione persa per chi ha la responsabilità di gestire la cosa pubblica». Nel suo intervento inoltre Rapetto «ha messo in evidenza la lotta, a tratti, impari contro i giganti delle slot che, oggi, muovono un giro di svariati miliardi di euro nel nostro Paese. Ma si è detto anche fiducioso sul ruolo positivo dei processi educativi dal basso, partendo dalle scuole, dalle nuove generazioni, cui va detta la verità, tutta la verità, per una presa di coscienza etica sui percorsi da seguire per superare il decadimento morale di questo preciso momento storico». (0090)