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Ai domiciliari l`armiere dei Lo Giudice

Si aprono le porte del carcere per Paolo Sesto Cortese. L’uomo, considerato uno degli armieri del clan Lo Giudice , finirà di scontare la pena di 3 anni di reclusione che gli è stata inflitta dalla C…

Pubblicato il: 07/11/2013 – 22:37
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Ai domiciliari l`armiere dei Lo Giudice

Si aprono le porte del carcere per Paolo Sesto Cortese. L’uomo, considerato uno degli armieri del clan Lo Giudice , finirà di scontare la pena di 3 anni di reclusione che gli è stata inflitta dalla Corte d’appello di Reggio Calabria ai domiciliari. Il Tribunale ha infatti accolto l’istanza di scarcerazione presentata dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Nardo, all’esito della sentenza della Corte d’appello, che qualche settimana fa ha profondamente ridimensionato la pena di cinque anni e quattro mesi che in precedenza gli era stata inflitta dal gup.
Ma Cortese non è l’unico imputato del processo abbreviato contro la cosca Lo Giudice per il quale si spalancano le porte del carcere. A tornare in libertà sono stati anche la compagna di Luciano Lo Giudice, Madalina Turcanu e Giuseppe Perricone. Per la prima, condannata  in primo grado a sette anni e quattro mesi, i giudici della Corte d’appello, dopo aver escluso l’aggravante mafiosa e riqualificato il concorso esterno in semplice assistenza agli associati, hanno stabilito una condanna a 2 anni e duemila euro di multa con pena sospesa e l’immediata scarcerazione. Stessa misura disposta per Perricone, la cui pena è passata dai cinque anni rimediati in primo grado, ai 2 anni e 4 mesi disposti dai giudici dell’Appello.
All’esito del processo d’appello è tornato a casa e senza alcun obbligo a suo carico anche Consolato Romolo, proprietario dell’armeria in cui, per la pubblica accusa, sarebbe stato occultato l’arsenale dei Lo Giudice e per questo condannato a 8 anni in primo grado, ma assolto per non aver commesso il fatto, dai giudici di secondo grado. (0080)

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