Abbandonati gli scavi del Protocenobio di Gioacchino da Fiore
COSENZA “Salvare gli scavi di Jure Vetere è un obbligo morale per le istituzioni calabresi“. E` l`appello che Franco Laratta, ex deputato e membro del Centro studi internazione gioachimiti, rivolge…

COSENZA “Salvare gli scavi di Jure Vetere è un obbligo morale per le istituzioni calabresi“. E` l`appello che Franco Laratta, ex deputato e membro del Centro studi internazione gioachimiti, rivolge alla Regione Calabria e al governo sui resti del Protocenobio di Gioacchino da Fiore, nei pressi di San Giovanni in Fiore. “E` qui, in un angolo suggestivo e spettacolare della Sila, che Gioacchino – ricorda Laratta – decise di avviare la costituzione del suo Ordine monastico e la costruzione del Protocenobio i cui resti soltanto 10 anni fa vennero alla luce, dopo anni di ricerche”.
“Ma da allora tutto è fermo, tutto è avvolto nell`indifferenza. Da quel sito partì la straordinaria avventura nella chiesa di Gioacchino da Fiore e del suo ordine monastico, i Florensi. Fu lo stesso Gioacchino a cercare un sito adatto al suo progetto spirituale, attraversando l`intero altopiano, allora piuttosto aspro e isolato, ed è a Jure Vetere che decise di fermarsi ed è in quel posto meraviglioso che rimase alcuni anni della sua vita. Ora – conclude Laratta – quel sito è a forte rischio degrado. Gli scavi sono stati abbandonati alle intemperie“. (0020)