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Palazzo dei Bruzi e il "rischio corruzione"

Tensione continua in riva al Crati. Una guerra di posizione che, chiusa la crisi politica innescata dalla decisione di Occhiuto di togliere la fiducia alla sua vice Katya Gentile, sembra combattersi…

Pubblicato il: 13/11/2013 – 18:00
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Palazzo dei Bruzi e il "rischio corruzione"

Tensione continua in riva al Crati. Una guerra di posizione che, chiusa la crisi politica innescata dalla decisione di Occhiuto di togliere la fiducia alla sua vice Katya Gentile, sembra combattersi sotto traccia, nelle stanze degli uffici comunali di Palazzo dei Bruzi. Con il vice capogruppo del Pd in Consiglio, Marco Ambrogio, che oggi chiede «la convocazione della commissione controllo e garanzia per l`audizione del sindaco Occhiuto» per discutere di una circolare dai connotati inquietanti.
«Il gruppo consiliare del Pd, avuto conoscenza che l`amministrazione comunale sta procedendo nell`adozione di provvedimenti per la rotazione del personale dipendente da disporsi in base e nel rispetto delle leggi vigenti, ha chiesto stamattina la convocazione della commissione controllo e garanzia per l`audizione del sindaco Occhiuto come capo della amministrazione e del dirigente al personale avvocato Lucio Sconza per avere dettagliate informazioni sul percorso in atto nonché per verificare se siano stati già adottati provvedimenti generali ovvero se la predetta rotazione abbia già riguardato o riguardi solo determinati settori e determinati profili professionali».
«Il tutto – spiega Ambrogio – al fine di verificare non solo l`intenzione dell`amministrazione su questioni così importanti per la vita dell`ente ma anche per riscontrare la legittimità degli atti compiuti e da compiere».
La circolare, fra le altre cose, recita: «Evidenziato che l’alternanza tra più professionisti nell’assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure, infatti, riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusioni».
Passaggio delicatissimo, tanto da spingere Ambrogio ad aggiungere: «Infine, in qualità di vice capogruppo ritengo che se l`amministrazione ha reputato opportuno rimuovere determinati dipendenti dal settore Lavori pubblici per ragioni di “possibili rischi di corruzioni” come scritto nella lettera inviata agli interessati, ci si debba rivolgere alla Procura della Repubblica denunciando i fatti sospetti e non spostare i tecnici nel settore Urbanistica dove tali corruzioni potrebbero continuare».
Per la seconda volta in pochi giorni – era successo per i lavori di piazza Bilotti – nei documenti del Comune di Cosenza, quando si parla di urbanistica, si fa riferimento alla Procura della Repubblica. Una vera novità per la politica locale.

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