TORINO Nuove accuse per Francesco Furchì, imputato per l`assassinio del consigliere comunale di Torino Alberto Musy, morto dopo 19 mesi di coma. Omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abbietti e futili e dallo stato di minorata difesa della vittima: sono questi i reati che la Procura di Torino contesta al faccendiere di origini calabresi. Secondo gli inquirenti, nel marzo 2012 sarebbe stato lui a sparare a Musy. Il pm Francesco Furlan, oggi, alla ripresa del processo in cui Furchì rispondeva inizialmente di tentato omicidio, ha modificato il capo d`imputazione e ha chiesto e ottenuto dal tribunale la restituzione degli atti.
La perizia svolta dal medico legale Luca Tajana, su incarico del Tribunale di Torino, ha poi accertato un nesso di causa tra le ferite provocate dai colpi di pistola e la morte di Musy. Nel corso dell`autopsia è stato inoltre recuperato un proiettile rimasto conficcato nella schiena della vittima e che non era mai stato possibile estrarre. (0040)
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