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Forza Italia chiede spazio Rimpasto sempre più vicino

È già braccio di ferro tra le due anime del centrodestra in Calabria. La “nuova” Forza Italia questa mattina si è presentata ai calabresi e da Reggio, Cosenza e Catanzaro sono stati lanciati messaggi…

Pubblicato il: 06/12/2013 – 17:09
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Forza Italia chiede spazio Rimpasto sempre più vicino

È già braccio di ferro tra le due anime del centrodestra in Calabria. La “nuova” Forza Italia questa mattina si è presentata ai calabresi e da Reggio, Cosenza e Catanzaro sono stati lanciati messaggi chiarissimi all`inquilino di Palazzo Alemanni: l`equilibrio in giunta regionale va ridisegnato. I “falchi” calabresi, che al momento possono contare su due assessori Giacomo Mancini e Domenico Tallini, chiedono maggiore spazio al governatore Giuseppe Scopelliti. Un rimpasto, insomma, appare imminente. Ma gli “azzurri” non si limitano alle richieste e preannunciano una sorta di “opposizione” interna: «Vigileremo per dare attuazione al programma per il quale siamo stati eletti». E per far capire che non si tratta solo di parole, dal capoluogo si annuncia che il bilancio regionale verrà passato ai raggi X.

COSENZA Proprio l`assessore al Bilancio Giacomo Mancini ha fatto da padrone di casa nella conferenza stampa che si è svolta a Cosenza. «La nostra ambizione – ha detto – è quella di far diventare Forza Italia il movimento più votato anche in Calabria». All`incontro con i giornalisti hanno partecipato anche la deputata Jole Santelli, ex sottosegretario al Lavoro, e i consiglieri regionali Giuseppe Caputo ed Ennio Morrone. «Per questo – ha aggiunto Mancini – abbiamo bisogno dell`impegno dei nostri amministratori, ma anche di energie fresche e volti nuovi. La sfida è quella di far scendere in campo una nuova classe dirigente. Stiamo già registrando tante richieste di dar vita a nuovi club. Saranno luoghi fisici e virtuali nei quali non si conteranno tessere, ma si elaboreranno idee. Abbiamo praterie davanti a noi e vorremmo cavalcarle insieme ai fermenti più vivi della nostra. Per Mancini «a Forza Italia tocca un compito storico: essere punto di riferimento dei riformatori, dei liberali, di chi vuole davvero il cambiamento e la modernizzazione del Paese. Le traiettorie che seguiremo sono e saranno una politica economica e fiscale volta alla riduzione di tasse e spesa pubblica; la democrazia dell`alternanza e la prospettiva presidenzialista; la grande riforma liberale e garantista della giustizia, nell`interesse di tutti i cittadini. Ma, prima di tutto c`è la sfida che ha lanciato Silvio Berlusconi rispetto al rapporto con l`Europa: fine di una politica a trazione tedesca di soli vincoli e di sola austerity, e passaggio alla Bce come prestatrice di ultima istanza». Non fa giri di parole il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Ennio Morrone: «Noi saremo leali con Scopelliti ma ci aspettiamo la stessa lealtà da parte sua. La forza del partito di Berlusconi costituita da tanti amministratori e militanti che adesso lavoreranno per rendere più massiccia la presenza sul territorio. Nei prossimi giorni incontreremo Scopelliti al quale chiederemo un necessario riequilibrio nella giunta. Abbiamo dalla nostra i numeri e le idee per rendere ancora più incisiva l`azione di governo in una regione in cui ci sono tanti problemi che necessitano di essere affrontati con determinazione e unità di intenti».

REGGIO CALABRIA Toni più accesi nella città del governatore Scopelliti. È il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, a puntare l`indice contro gli alleati: «Non è accettabile il metodo con cui si è ricercato il consenso di 32 sindaci della provincia di Reggio Calabria che hanno sottoscritto il sostegno al progetto politico del Nuovo centro destra di Angelino Alfano e del presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti. Chiedere, così come è stato fatto, l`adesione ai sindaci – ha aggiunto Raffa – non va bene, a mio avviso, perché i sindaci sono espressione delle istituzioni e non di singoli partiti politici». Il vicepresidente del consiglio regionale, Alessandro Nicolò, ha spiegato la linea dei forzisti a Palazzo Campanella: «Siamo leali in un contesto di reciproco riconoscimento. E sul Bilancio della Regione lavoreremo secondo coscienza, con atteggiamento positivo. Il nostro comportamento resta legato agli obiettivi programmatici, dialogando con i metodi che la democrazia ci offre». All`incontro erano presenti il consigliere regionale Salvatore Bulzomì, l`ex deputato Nino Foti e l`ex coordinatore provinciale del Pdl Roy Biasi. Foti non ha risparmiato critiche al governo Letta e ha accusato il ministro dell`Economia, Fabrizio Saccomanni, «di dire bugie» sullo stato dell`economia del Paese. «Vogliamo che la gente ritorni a essere protagonista – ha sostenuto Foti – e per tale ragione abbiamo già avviato l`apertura sul territorio regionale dei club di Forza Italia, e finora abbiamo raggiunto il numero di 237 circoli». Foti ha inoltre definito «ingrato il presidente Napolitano, eletto con i vostri voti, e tutti gli altri che siedono al governo grazie a Berlusconi». Il consigliere regionale Bulzomì ha chiesto poi «il rifinanziamento della legge regionale sulla non autosufficienza, dando priorità alle politiche sociali e a tutto il mondo del precariato». «Il PdL – ha sostenuto l`ex coordinatore provinciale Roy Biasi – lo abbiamo sempre subito come una camicia di forza, risultato di due anime politiche slegate, con diverse sensibilità. Una fusione avvenuta a freddo, in maniera innaturale».

CATANZARO Ma è soprattutto Catanzaro a poter rappresentare il punto più sensibile nel nuovo scacchiere politico calabrese. Qui, infatti, la nomenclatura dell`ormai ex Pdl è passata quasi interamente nelle fila di Forza Italia, con l`esclusione del senatore Piero Aiello e del consigliere regionale Claudio Parente. Così questa mattina al tavolo della conferenza stampa indetta nella sede della Provincia hanno trovato posto l`ex senatore Vincenzo Speziali, l`assessore Domenico Tallini, i consiglieri regionali Mario Magno e Gabriella Albano, il commissario straordinario dell`ente intermedio Wanda Ferro, il sindaco Sergio Abramo e Filippo Pietropaolo. È proprio il membro dell`esecutivo regionale a definire i nuovi rapporti di forza: «I processi che riguardano la città di Catanzaro, dopo questa scelta, Stadio Ceravolo in primis, saranno notevolmente accelerati nella loro realizzazione. Il potere contrattuale di Catanzaro è aumentato a dismisura». Tallini non manca di sottolineare l`anomalia “crotonese” che in giunta vanta tre rappresentanti, la vicepresidente Antonella Stasi e i due assessori, entrambi di Rocca Di Neto, Francesco Pugliano e Alfonso Dattolo. «Scopelliti – sostiene Tallini – farebbe bene a  cercare un riequilibrio e magari puntare su quei territori che possono dare maggiori risposte». Ma non è solo una questione di “campanile”, i numeri nella composizione della giunta, appare ormai evidente, non possono restare come sono: «Scopelliti deve prendere atto di questa nuova realtà». Ma come si comporterà la pattuglia forzista in Regione? Da Catanzaro promettono lealtà, ma avvertono: «Lavoreremo per essere da stimolo al governatore, bisogna fare quello che ancora non è stato fatto, l`obiettivo è completare il programma sul quale abbiamo avuto la fiducia degli elettori». Chi, invece, non sembra avere problemi di tenuta nella sua maggioranza è il sindaco Sergio Abramo che annuncia: «Nessun rimpasto nella giunta comunale, siamo tutti dalla stessa parte». Tocca, invece, a Magno e Wanda Ferro allargare il discorso sui temi nazionali e sulla costruzione della nuova Forza Italia. Dura la condanna al governo Letta-Alfano e pressante l`invito ad andare al più presto alle elezioni. Grande successo, intanto, avrebbero avuto i nuovi club azzurri spuntati a decine nella provincia. «Non è un ritorno al 1994», spiega Wanda Ferro. Mario Magno aggiunge: «Forza Italia non è un partito vecchio stile, burocratizzato, ma un movimento pronto ad accogliere la sfida della società civile».
La chiusura è ancora dell`assessore Tallini che chiarisce la sua posizione nella polemica sorta con lo scopellitiano Oreste Romeo: «Sono certo che si sia trattata di un`iniz iativa personale che non ha ricevuto il consenso del presidente Scopelliti. Se avessi ritenuto il contrario la mia risposta sarebbe stata molto diversa». (0080)

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