ROMA Sale sul palco degli “Studios” di via Tiburtina, a Roma, accompagnato dalle note degli U2 (In the Name of Love, la canzone scelta dagli organizzatori), e ringrazia in primis la propria famiglia il leader del Nuovo centrodestra Angelino Alfano. Da quello stesso palco scenderà un`ora più tardi, al ritmo di I`m Blue degli Eiffel 65. La scelta musicale non è un caso: è chiara la volontà di differenziarsi nello stile, rispetto agli inni politici e alle sonorità paludate del passato nel tentativo, già sottolineato da molti, di riuscire ad abbracciare una platea elettorale più ampia possibile.
Anche la Calabria è stata protagonista della kermesse. Prima con Rosanna Scopelliti, la più giovane parlamentare del movimento. Impacciata, emozionatissima, nel suo intervento riserva un ironico colpo di teatro. Tira fuori una scatola da farmaco la “Ncdina”, ovviamente con i colori della formazione guidata da Angelino Alfano. La medicina giusta per il Paese, sottolinea la giovane deputata. Ma non manca la stoccata al segretario: «La prossima volta, Angelino, le primarie anche per il simbolo, mi raccomando…».
Più compassato l`intervento di Peppe Scopelliti, unico tra i governatori ex pidiellini ad aver aderito a Nuovo centrodestra: «Il 2 ottobre abbiamo fatto la scelta di stare dalla parte degli italiani. In quelle giornate Angelino ha lanciato tre grandi temi: partito, governo e futuro. Il partito inizia a prendere forma, che si occupi della comunità nazionale che sia un partito dalle mani pulite. Noi siamo con due piedi nel centrodestra, questo è un governo a termine ma deve realizzare quelle riforme su cui non si può più tardare. Facciamo una scelta seria di una riforma della giustizia, e poi quella della burocrazia che è il vero freno allo sviluppo. Infine il futuro: una classe dirigente come questa deve indicare agli italiani la via dello sviluppo. Dobbiamo parlare un linguaggio chiaro, forte e coerente. Oggi rinasce la speranza».
Fin qui la parte ufficiale. Nel retropalco si è discusso del futuro organigramma del partito. Alfano ha rassicurato tutti i dirigenti calabresi sul fatto che questa regione sarà tenuta «in grossa considerazione». E in questo senso un ruolo di primo piano potrebbe essere ricoperto dallo stesso governatore. (0030)
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