Il fascicolo dell`inchiesta Parco Romani si arricchisce di un nuovo capitolo. Questa mattina, infatti, l`avvocato Ennio Curcio ha presentato un`istanza per conto di 19 lavoratori della “Catanzaro servizi”, la società partecipata utilizzata dal Comune per l`acquisto di 2600 metri quadri del parco commerciale Romani e ora in liquidazione. La richiesta rivolta al pm Carlo Villani è di inserire i 19 dipendenti, ma il loro numero sembra destinato a crescere, tra le parti offese del procedimento penale. Nei giorni scorsi la Procura ha notificato l`avviso di conclusione delle indagini a 12 persone che devono rispondere a vario titolo di truffa, abuso d`ufficio, falso, concussione ed estorsione: l`allora dirigente del Comune di Catanzaro Biagio Cantisani, i dirigenti Pasquale Costantino e Alba Felicetti, l`ex presidente degli industriali Giuseppe Gatto, l`ex presidente della Catanzaro Servizi Giuseppe Grillo, l`ex consigliere comunale Francesco Lacava, l`ex sindaco Rosario Olivo, il responsabile unico del procedimento Marina Pecoraro, l`impiegata dell`amministrazione comunale Rosalba Piscioneri, l`imprenditore Gaetano Romani, il presidente di Confindustria Giuseppe Speziali e l`esponente catanzarese della Lista Scopelliti Giulio Elia.
Il 16 maggio del 2011, Rosario Olivo sindaco «ancora – scrivono i pm – per poche ore», poco prima che terminassero le elezioni comunali, firmò una nota con la quale «illegittimamente e illecitamente autorizzava l`acquisto da parte della “Catanzaro Servizi” di unità immobiliari nel Parco Romani e delegava il dirigente Cantisani a rappresentarlo nell`assemblea straordinaria della predetta società a capitale totalmente pubblico». Il funzionario si sarebbe poi presentato all`assemblea straordinaria della società Catanzaro Servizi e «illegittimamente autorizzava il legale rappresentante della società Giuseppe Grillo ad acquistare le superfici immobiliari nella consapevolezza di violare la normativa e senza la copertura finanziaria».
In questo modo la società partecipata è stata utilizzata per un`operazione immobiliare non prevista dalla sua mission e che l`ha esposta per circa 5 milioni di euro. La partecipata attualmente è in stato di liquidazione, a gennaio sarà discussa l`istanza di fallimento e 159 lavoratori vivono da mesi in uno stato di precarietà. (0080)
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