VIBO VALENTIA Dalle prime luci dell`alba in diversi comuni della provincia di Vibo Valentia una vasta operazione è stata condotta dai militari della compagnia carabinieri del capoluogo i quali, con il supporto di personale dello squadrone eliportato cacciatori “Calabria“ e dell`ottavo nucleo elicotteri carabinieri di Vibo Valentia, hanno eseguito sette provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e estorsione. I provvedimenti sono frutto di una complessa e articolata attività d`indagine coordinata dalla Procura ordinaria e condotta dei militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Vibo Valentia.
L`inchiesta, denominata “La meglio gioventù`”, è stata svolta dai carabinieri a partire dal settembre del 2011, a seguito del tentato omicidio di Rocco Lascala, consumato il 13 aprile di quell`anno, su cui è stata fatta piena luce con l`arresto di due persone, esponenti di spicco della criminalità miletese. Le indagini, avvalorate da numerosi riscontri attraverso il sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, hanno consentito di documentare l`intensa attività di spaccio posta in essere dal sodalizio criminale nella frazione di San Giovanni di Mileto e in vari comuni della provincia. È stata inoltre scoperta la condotta estorsiva messa in atto da uno dei soggetti, ritenuto il coordinatore delle attività illecite, concretizzatasi in minacce esplicite rivolte nei confronti degli acquirenti più reticenti o che tardavano nei pagamenti della droga.
Ci sono anche sei indagati nell`ambito dell`inchiesta “La meglio gioventù”. Agli arrestati è stata notificata un`ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Vibo, Gabriella Lupoli, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Santi Cutroneo. In carcere sono finiti Francesco Prostamo detto “Buttafuoco”, di 28 anni; Giuseppe Prostamo detto “Giubba”, di 24, e Rocco Femia, anch`egli di 24 anni. Ai domiciliari, invece, si trovano Giuseppe Prostamo, detto “Ciopane”, di 28 anni; Carmela Prostamo (25); Damiano Ciancio (36) e il romeno Claudio Dan Ilea (29). Per altre sei persone il gip non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. I sei, comunque, restano formalmente indagati. (0030)
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