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Lamezia, a una svolta le indagini su Raffaele Mazzei

LAMEZIA TERME Vicino a una svolta le indagini della Procura di Lamezia Terme sulla gestione della liquidazione della cooperativa edilizia “Capanelle 2000”. Al centro degli approfondimenti, nati dalla…

Pubblicato il: 16/12/2013 – 13:40
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Lamezia, a una svolta le indagini su Raffaele Mazzei

LAMEZIA TERME Vicino a una svolta le indagini della Procura di Lamezia Terme sulla gestione della liquidazione della cooperativa edilizia “Capanelle 2000”. Al centro degli approfondimenti, nati dalla presentazione di un esposto nello scorso febbraio, gli atti disposti tra il 2008 e il 2012 dall`allora commissario liquidatore della società, Raffaele Mazzei. Mazzei, professionista con la passione per la politica, è anche consigliere comunale di Lamezia Terme e, in questi giorni, è uno dei maggiori censori della giunta Speranza. Scopellitiano doc, ha aderito al Nuovo centro destra, spiegando che avrebbe – con il suo gruppo di riferimento – «fermamente votato contro l`approvazione del Bilancio di previsione 2013».
I suoi guai, però, nascono proprio dalla gestione di un bilancio, quello – appunto – della “Capannelle 2000”. Un atto di citazione del Tribunale di Lamezia riassume i mesi trascorsi al timone dell`azienda. Mesi durante i quali «il compenso previsto per il commissario (Mazzei, ovviamente, ndr) era di 3.100 euro mensili e le sue funzioni erano di ordinaria amministrazione al fine istituzionale di ricostruire l`ordine della contabilità, verificare eventuali responsabilità degli ex amministratori e riportare a condizioni di normalità l`ente». Un incarico per il quale Mazzei avrebbe dovuto impegnarsi fino all`8 giugno 2008. Non andò così: «Tutt`al contrario, il decaduto commissario governativo continuò illegittimamente nella sua attività (in proprio, potrebbe dirsi)».
Qualche anno dopo, quando intervenne un nuovo commissario, questo scoprì che «sui conti correnti della cooperativa erano residuati 700 euro», nonostante lo stesso Mazzei avesse recuperato circa 2,7 milioni di euro, negli anni precedenti, «in favore della Capannelle 2000». Un “profondo rosso” che è stato indagato a fondo con un risultato definito «sconcertante, avendo l`ex commissario governativo praticamente svuotato le casse sociali».
Alla fine (teorica) del mandato di Mazzei, nelle casse c`erano circa 2,2 milioni di euro. Che fine hanno fatto? La ricostruzione operata mostra uscite dai conti accesi dal commissario (quando il suo incarico era già scaduto) verso quattro banche (anch`esse citate in giudizio) e, «a fronte di queste uscite, che hanno svuotato illegittimamente e illecitamente le casse sociali, Mazzei si è autoattribuito un importo pari a 1.171.089 euro, che non trova alcuna giustificazione sostanziale, se non quella puramente formale e fiscale di fatture» per lo stesso importo. Ci sono poi «spese per fornitori che il commissario governativo non avrebbe potuto e dovuto liquidare in quella misura (si tratta di quasi 700mila euro), senza precise ragioni giustificative e senza mai dare al ministero un rendiconto annuale». Altri soldi – il totale, con altre presunte uscite illegittime, arriva a 2,2 milioni –  per i quali la nuova gestione chiede il conto al professionista. Un bel guaio contabile per il professionista che oggi, in aula, dirà la sua sul bilancio comunale di Lamezia. (0020)

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