Registro tumori, Pacenza: la competenza è dell`Asp
REGGIO CALABRIA «A mia memoria, non rammento che in passato ci siano state iniziative di tale rilevanza istituzionale per sollecitare l`istituzione del registro dei tumori nella provincia di Reggio p…

REGGIO CALABRIA «A mia memoria, non rammento che in passato ci siano state iniziative di tale rilevanza istituzionale per sollecitare l`istituzione del registro dei tumori nella provincia di Reggio pur non essendo, questa, competenza dell`organo consigliare che presiedo, ma delle varie Asp». Lo afferma, in una nota, il presidente della terza Commissione del consiglio regionale Salvatore Pacenza in merito alle critiche mosse dall`associazione “Lotta contro i tumori Marisa Lavorato” che in una missiva (inviata anche a tutti gli altri componenti dell`organo consiliare) ha lamentato dei ritardi nell`istituzione del registro dei tumori nel Reggino. «È stata anche per volontà di chi scrive – prosegue Pacenza – che lo scorso 3 dicembre sono state svolte dalla terza Commissione (che mi onoro di presiedere) ben 15 audizioni tra i rappresentanti delle associazioni e i comitati civici che si occupano di tutela della salute e dell`ambiente in Calabria. Il fine di quella seduta di Commissione era già noto nell`oggetto: istituzione e funzionamento del registro regionale dei tumori. Nessuna passerella, dunque, per quanto mi riguarda, ma la consapevolezza di mettere a disposizione dei cittadini tutta la mia autorita` istituzionale perche` i registri dei tumori partissero in Calabria. Sebbene abbia avuto modo di ringraziare ed elogiare il lavoro che l`associazione “Lavorato” svolge in favore dei cittadini nella lotta contro i tumori, mi sembra assai ingeneroso da parte del suo massimo esponente parlare di ritardi e lungaggini a così poco tempo di distanza (festività comprese) da quella seduta del 3 dicembre. Anche perché, ripeto, l`istituzione dei registri è di competenza delle singole Asp e non delle commissioni che possono avviare, come è stato fatto, indagini conoscitive. Solo dopo è possibile attivare tutti gli strumenti istituzionali e sanzionatori perché l`empasse si risolva nel più breve tempo possibile. Proprio in quella seduta del 3 dicembre e in altre della Terza Commissione in cui sono stati auditi i competenti dirigenti dell`Asp reggina è stato da questi assicurato che manca davvero poco per il cosiddetto start del registro nel Reggino. Ma evidentemente questo non è bastato a tranquillizzare gli animi di chi attende questo strumento ormai da troppo tempo. Comprendo, dunque, tutta la premura del dottor Lavorato nello stimolare l`attivazione perentoria del registro anche nella provincia di Reggio. Chi scrive, infatti, proviene da un territorio (il Crotonese) che è purtroppo falcidiato dall`insorgenza di alcune patologie cancerogene su cui, al momento, non è possibile ricostruire alcun nesso scientifico con l`emergenza ambientale provocata da oltre 70 anni di industrializzazione pesante. Questo perché, fino a circa quattro anni fa, era assente il registro dei tumori che è lo strumento principe per lo studio e il monitoraggio delle insorgenze di patologie tumorali sulla popolazione di riferimento: l`unico utile per la prevenzione e il monitoraggio (non certo per la cura) di queste malattie. I primi dati che, il registro dei tumori istituito nel 2009 per la macroarea Cosenza-Crotone sarà in grado di fornire, si attendono per il 2014. Lo studio e l`elaborazione dei dati raccolti, infatti, richiede una rilevazione di lungo periodo che si attesta intorno ai 5 anni. Inoltre, bisogna attendere che su di essi arrivi poi la certificazione dell`Airtum (l`Associazione italiana registri tumori) che coordina le attivita` dei Registri tumori gia` presenti in Italia. Nel frattempo, al fine di evidenziare la correlazione esistente tra inquinamento ed insorgenze di patologie tumorali, il sottoscritto e il presidente della commissione Ambiente hanno lavorato in sinergia perché entro metà gennaio venga convocata una seduta congiunta dei due organismi consigliari per discutere di tale problematica e intraprendere le eventuali determinazioni. Infine, nella seduta del 3 dicembre abbiamo raccolto la proposta di formare una Commissione mista (tra esponenti del dipartimento Salute e un rappresentante per ogni provincia che faccia le veci delle associazioni interessate) per affiancare e stimolare l`organizzazione della rete oncologica su base regionale». «Non mi pare, in conclusione – afferma Pacenza – che questa presidenza stia sonnecchiando su problemi di così grossa rilevanza. Finché ricoprirò questo incarico assicurerò ai cittadini calabresi tutto il mio impegno a sostegno di questa battaglia medico-scientifica che mi vede oggi impegnato in veste di politico, di rappresentante istituzionale, di medico, di uomo e di padre di famiglia soprattutto». (0050)