REGGIO CALABRIA A Reggio manca l`acqua e Chizzoniti insorge, arrivando a parlare di «crimine». «Manco a dirlo – spiega il candidato a sindaco – la Befana con la generosità che la contraddistingue, puntuale e prevedibile come gli Alisei, è arrivata anche in Contrada Gagliardi con un cadeau già tristemente conosciuto nel recente periodo estivo, caratterizzato da una lunga quanto singolare carenza idrica». Durante la mattinata di ieri, intorno alle 7.30, «l’acqua è sparita dai rubinetti di Contrada Gagliardi e dintorni, circostanza che visti i tenebrosi precedenti è stata immediatamente partecipata ai militari dell’Arma operanti presso la Stazione di Gallina». Un “guasto” subito riferito alla «delegazione municipale del popoloso rione, il cui personale ignorava il tutto suggerendo un numero telefonico dei lavori pubblici per approfondire l’argomento. Anche qui “l’inghippo” era letteralmente sconosciuto per cui nessuno ha azzardato previsioni per il ripristino dell’erogazione dell’acqua ormai mancante da tre giorni fra l’indifferenza generale».
«In una città di duecentomila abitanti – continua Chizzoniti –, ove la politica, non sempre a torto, siede sempre sul banco degli imputati, la burocrazia, lautamente retribuita, allergica a qualsivoglia forma di controllo, sempre di più contorta fra apatia e letargia, continua a farla da padrona inciampando sul terreno limaccioso e viscido, non a causa dell’acqua che non c’è, ma tale reso da logiche diaboliche e perverse che meriterebbero tempestiva, competente e non più differibile verifica investigativa. Ovviamente, tesa ad accertare quella che appare sempre di più una concreta quanto inesplorata “notitia criminis”, atteso che in casi del genere soccorre un servizio di autobotte a pagamento per come già denunciato all’autorità giudiziaria sin dall’estate scorsa. Per non dire del dissesto stradale, della vendita indiscriminata per le vie cittadine di pane, frutta, pesce, ecc., dell’occupazione sistematica di suoli pubblici ormai aspetti dell’illegalità quotidiana pressoché “legalizzata” da dirigenti cinici e spietati che, con agile e preoccupante disinvoltura, si sono girati dall’altra parte nel contesto del ripristino del manto bitumoso a seguito di lavori afferenti la metanizzazione, fibre ottiche, canalizzazioni di qualsivoglia natura. Affari d’oro soltanto per le ditte inadempienti?».
Per il presidente della commissione di Vigilanza si tratta «della stessa burocrazia che non riesce o “non vuole” far funzionare la fontana di Piazza Carmine da tempo pericolosissimo ricettacolo di rifiuti e quant’altro nel cuore pulsante cittadino. Chi disturba? Poiché non v’è dubbio che, nel bene e nel male, senza la stampella dirigenziale non vi è politico che possa muovere un passo, ci si chiede come possa parlarsi di disinquinamento del governo della cosa pubblica a Reggio Calabria quando la classe burocratica (sempre la stessa, perché non subisce scioglimenti) affila le armi per accogliere i futuri Consiglieri Comunali ai quali addossare la responsabilità anche del ratto delle sabine. Mentre i patrimoni di taluni burocrati crescono e nessuno coglie lo “sfizio” di una sbirciatina per capire qualcosa in più. A scanso di equivoci il mio asse patrimoniale e le mie sostanze unitamente a quelle dei miei familiari sono verificabili on-line sul sito del Consiglio della Regione Calabria. Perché “in claris non fit interpretatio” La verità è che in questa città e su diversi versanti i controlli, pur doverosi, sono diventati un optional quasi fossero detersivi o dentifrici da acquistare al supermarket. Fa piacere, prosegue Chizzoniti, la convergenza dell’amico Franco Germanò che senza neanche aver riscaldato la sedia di assessore comunale ai LL. PP., subì un attentato chiaramente intimidatorio e dissuasivo».
«Sono certo – prosegue sarcasticamente Chizzoniti –, che dopo la visita della generosa vecchietta, il ripristino dell’erogazione dell’acqua coinciderà con il prossimo Carnevale. Perché non trattasi di un diritto ma di un divertito e non divertente scherzo in maschera». Ma «se dovessi essere eletto sindaco di questa bellissima città per un manipolo di dirigenti senza scrupoli sarà tutt’altro che uno scherzo carnevalesco». (0040)
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