Edilizia scolastica, Legambiente: interventi urgenti in quattro edifici su dieci
CATANZARO È emergenza permanente sul fronte dell`edilizia scolastica in Calabria. A confermarlo è Ecosistema scuola 2013, il rapporto annuale di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei serviz…

CATANZARO È emergenza permanente sul fronte dell`edilizia scolastica in Calabria. A confermarlo è Ecosistema scuola 2013, il rapporto annuale di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell`infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia. Nella classifica delle città capoluogo i centri calabresi figurano nella parte bassa della graduatoria: Catanzaro 74/ma, Crotone 85/ma e Reggio Calabria 78/ma. Cosenza e Vibo non hanno risposto alla ricerca. «Nonostante il 23,3% degli edifici sia stato costruito tra il 1991 e il 2012 e l`età media degli edifici sia più bassa rispetto a quella nazionale – riporta la ricerca – in Calabria c`è una maggiore necessità di interventi di manutenzione urgente (40,8% contro il 37,6%), segno da un lato di condizioni di partenza peggiori, ma forse anche della necessità di maggiori controlli e qualità sul nuovo che viene costruito. In una regione con il 75,5% degli edifici in aree a rischio sismico, sono soltanto il 20% quelli in cui è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Nessun edificio è stato costruito secondo criteri antisismici e criteri di bioedilizia. E ancora: nonostante gli investimenti sulla manutenzione siano nella media nazionale, solo il 20,4% degli stabili è in possesso del certificato di collaudo statico e il 5% del certificato di prevenzione incendi». A Catanzaro, la cui situazione Legambiente definisce “preoccupante” si rileva che «nessun edificio scolastico è in possesso del certificato di agibilità e di certificazione igienico-sanitaria. Crotone e Reggio Calabria, pur dichiarando di aver edifici scolastici in possesso di tali certificati, non hanno fornito indicazioni sul numero». «La questione degli edifici scolastici deve diventare una priorità nell`agenda politica nazionale e regionale – sostiene Salvatore Cozza, del settore Scuola e Formazione di Legambiente Calabria – in primo luogo per tutelare la salute degli studenti, ma anche e soprattutto per migliorare la qualità dell`apprendimento scolastico, che risente fortemente delle carenze strutturali degli impianti e dei servizi». (0090)