Due università calabresi nella top ten del nepotismo
COSENZA Ci mancava soltanto la statistica a confortare il dato: le università italiane hanno una certa tendenza al nepotismo. Che a occuparsi della faccenda sia uno dei tanti cervelli in fuga era, in…

COSENZA Ci mancava soltanto la statistica a confortare il dato: le università italiane hanno una certa tendenza al nepotismo. Che a occuparsi della faccenda sia uno dei tanti cervelli in fuga era, in qualche modo inevitabile. Lo studio di Stefano Allesina, ricercatore all`università di Chicago, analizza la ricorrenza dei cognomi negli atenei italiani. Avere lo stesso cognome non vuol dire essere parenti, ma la ricerca rivela un trend che è già finito in inchieste giornalistiche e indagini di diverse Procure italiane.
Allesina ha utilizzato Cineca, il database creato dal ministero dell`Istruzione, che contiene i nomi di oltre 61mila professori e ricercatori che lavorano in 84 sedi universitarie. Il ricercatore ha condotto un`analisi di frequenza sui cognomi presenti in questo database. E il risultato è uno di quelli che “si sapeva già”, ma adesso ha una base scientifica. Alla fine del report, lo studioso ha tirato fuori una classifica del nepotismo statistico che vede ben piazzate anche le accademie calabresi. Se, infatti, il primo posto assoluto appartiene alla Libera università mediterranea “Jean Monnet” di Bari, sia l`Università della Calabria (al settimo posto) che la Mediterranea di Reggio Calabria (al nono) si inseriscono nella top ten, che vede gli atenei meridionali “primeggiare”. Parecchio più un basso, in 43ª posizione, la Magna Graecia di Catanzaro – l`Università per stranieri di Reggio Calabria, invece, è all`ultimo posto.
Facilissimo, per i primi commentatori su Linkiesta (il primo sito a diffondere i risultati della ricerca), spiegare che i dati non sono scientifici e, spesso, il nepotismo trascende i collegamenti familiari («alcuni legami si stabiliscono tra persone che non sono neanche lontanamente parenti»). In ogni caso, la ricerca ha ottenuto il finanziamento della National science foundation e racconta che, in un Paese ingessato come l`Italia, «i figli saranno naturalmente portati a scegliere la carriera dei genitori». I dubbi sorgono quando queste carriere si realizzano nella stessa università o nello stesso dipartimento. E casi del genere, in Calabria, non mancano. (0020)