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Regionali, dal 2015 il collegio unico?

REGGIO CALABRIA L`ultima speranza è legata alla decisione che la Corte costituzionale dovrebbe adottare nella prima decade di febbraio. Dopodiché, se anche dalla Consulta non dovessero arrivare notiz…

Pubblicato il: 20/01/2014 – 16:32
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Regionali, dal 2015 il collegio unico?

REGGIO CALABRIA L`ultima speranza è legata alla decisione che la Corte costituzionale dovrebbe adottare nella prima decade di febbraio. Dopodiché, se anche dalla Consulta non dovessero arrivare notizie positive sul ricorso avviato dal governo Monti contro le modifiche statutarie che hanno portato a 40 i consiglieri regionali, allora sì che il taglio da 50 a 30 dei rappresentanti che siederanno dal 2015 a Palazzo Campanella potrà dirsi compiuto. Strade alternative all`adeguamento di quanto previsto dalla “manovra di Ferragosto” varata dall`ultimo governo Berlusconi non ce ne sono, e questo lo ha ribadito anche Raffaele Bifulco, ordinario di Diritto costituzionale alla Luiss, che oggi ha partecipato alla Conferenza dei capigruppo. D`altronde, l`ultima ricognizione portata a termine sulle liste anagrafiche dei comuni calabresi fissa a 1.983.672 il numero degli abitanti calabresi. Una cifra non sufficiente (seppur di poco inferiore ai 2 milioni) per scongiurare la drastica riduzione di poltrone riservate ai consiglieri regionali. «Se il problema – è il ragionamento del presidente del Consiglio, Franco Talarico – è il contenimento dei costi, dico subito che siamo disponibili a non variare la spesa di funzionamento dell’Assemblea, sia a trenta o a quaranta membri. Tutto ciò, per rendere chiaro all’opinione pubblica che qui, in Calabria, si sta sollevando un problema di democrazia e di rappresentatività  dei territori e non di mantenimento di privilegi o di postazioni».
In ogni caso, va ricordato che consiglio regionale ha già approvato, nella scorsa primavera in prima lettura, la modifica dello Statuto che porta a 30 i componenti dell`Astronave. Ora si attende il secondo, definitivo passaggio.

LEGGE ELETTORALE È chiaro una riduzione così importante dei consiglieri renderà ineludibile l`approvazione (deadline fissata a giugno) di una nuova legge elettorale. Sul tavolo dei capigruppo ci sono attualmente due proposte. La prima prevede la creazione di un collegio unico regionale e l`abolizione delle attuali cinque circoscrizioni provinciali. In tal modo sarebbe possibile eleggere, con la preferenza di genere, consiglieri regionali uomini e donne che siano espressione dell’intero territorio calabrese. A spingere in questa direzione c`è la commissione regionale Pari opportunita?, che ha presentato un disegno di legge di iniziativa popolare per l’introduzione della doppia preferenza. «È un`ipotesi – ragiona ancora Talarico – pensata per dare rappresentanza anche a territori come Crotone e Vibo Valentia che con un Consiglio a 30 rischierebbero di rimanere senza rappresentanza. Cercheremo comunque di trovare un accordo che metta d`accordo quante più forze politiche possibili». La seconda ipotesi al vaglio dei rappresentanti dei diversi partiti prevede il mantenimento delle circoscrizioni provinciali ma con la riduzione da 5 a 3. Una soluzione, quest`ultima, pensata sempre per salvaguardare i territori più piccoli. Dovrebbero sopravvivere le preferenze. Nei mesi scorsi il governatore Peppe Scopelliti, forse sull’onda emotiva scatenata dagli arresti dei consiglieri regionali Santi Zappala? e Franco Morelli, lancio? la proposta di importare dal Porcellum il sistema delle liste bloccate e trasferirlo alle regionali in Calabria. L’idea suscito? un ampio dibattito ma non segui? nessuna iniziativa concreta. Ed e? difficile che cio? possa avvenire adesso, soprattutto dopo che la Consulta ha sancito, su scala nazionale, l’incostituzionalita? di ampi segmenti di questa legge elettorale.

IL RITORNO DEL CONSIGLIERE “SUPPLENTE” Tra le novità contenute nel pacchetto di riforme istituzionali ci sarebbe pure il ritorno del consigliere “supplente”. Si tratta di una figura giuridica sui generis, unica nell’ordinamento regionale. In buona sostanza il consigliere regionale nominato assessore, lascerebbe lo scranno conquistato nell’Astronave al primo dei non eletti della sua lista. Con un’assemblea legislativa di 30 componenti, infatti, molti degli attuali protagonisti della vita politica calabrese correrebbero il rischio di rimanere tagliati fuori ma potrebbero appunto rientrare attraverso l’artifizio della figura del “supplente”.

I PROSSIMI IMPEGNI La Conferenza dei capigruppo ha stilato infine il calendario delle riunioni del consiglio regionale. Si tornerà in Aula venerdì 31 gennaio, e a seguire lunedì 10 febbraio (seduta dedicata alla riprogrammazione dei Fondi comunitari 2014-2020) e lunedì 24 febbraio. Occhi puntati pure sul porto di Gioia Tauro, dove è atteso l`arrivo di armi chimiche siriane. La Conferenza dei capigruppo, inoltre, ha auspicato «che sin da domani, in occasione dell’incontro a Roma tra la Regione e il governo, possano giungere alla Calabria indicazioni rassicuranti circa tutte le procedure inerenti le operazioni di trasbordo dell’arsenale chimico siriano».

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