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Pd, Magorno candidato alla segreteria

ROMA Alle sette di sera, in piazza Montecitorio, parlamentari e consiglieri regionali calabresi che alle primarie hanno votato per Matteo Renzi sono soddisfatti. Il confronto in Transatlantico con Lu…

Pubblicato il: 21/01/2014 – 19:29
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Pd, Magorno candidato alla segreteria

ROMA Alle sette di sera, in piazza Montecitorio, parlamentari e consiglieri regionali calabresi che alle primarie hanno votato per Matteo Renzi sono soddisfatti. Il confronto in Transatlantico con Luca Lotti, plenipotenziario del sindaco di Firenze, è andato bene. Il responsabile dell`organizzazione del Pd non ha posto veti alla candidatura alla segreteria del Pd calabrese del deputato Ernesto Magorno. «Diciamo – è il commento di uno dei presenti all`incontro – che durante la discussione non sono venuti fuori nomi alternativi al suo. Per cui tutto fa pensare che alla fine il nostro candidato dovrebbe essere lui». Per l`ufficialità, comunque, si dovranno attendere ancora altre 48 ore. Giovedì a Lamezia Terme l`area Renzi riunirà i quadri dirigenti per prendere una decisione definitiva. Magorno, presente all`incontro odierno, ha sostanzialmente incassato il via libera alla candidatura dal senatore Marco Minniti e dai deputati Nicodemo Oliverio, Demetrio Battaglia e Stefania Covello. Sul nome dell`ex capogruppo del Pd alla Provincia di Cosenza ci sarebbe pure il consenso del presidente del gruppo in consiglio regionale Sandro Principe e degli altri consiglieri regionali Mario Maiolo, Piero Amato, Mario Franchino, Antonio Scalzo, Demetrio Naccari Carlizzi e Vincenzo Ciconte (che tuttavia pare non abbia gradito molto l`intervento di Principe, lasciando anzitempo la riunione). Se di diversificazione si può parlare, ciò riguarda l`atteggiamento da mantenere nei confronti dell`area che al congresso ha sostenuto Gianni Cuperlo. Qui, al riguardo, durante il summit, sono venute fuori due correnti di pensiero. Una più radicale di chiusura a ogni tipo di dialogo con le altri correnti, rappresentata da Magorno, l`altra più moderata portata avanti dai vari Battaglia, Oliverio e Franchino. «Non possiamo commettere l`errore – è stato il loro ragionamento – di chiuderci a riccio alimentando nuovi fronti di divisioni correndo il rischio di nuove spaccature in prossimità degli appuntamenti elettorali».
La riunione è stata animata anche dal giallo di un presunto incontro che i tre segretari provinciali cuperliani eletti in Calabria (Guglielmelli, Mirabello e Romeo) avrebbero chiesto allo stesso Lotti per individuare una candidatura alternativa a quella di Magorno e capace di mettere d`accordo tutte le anime del Pd calabrese. Il responsabile nazionale dell`organizzazione, tuttavia, non solo ha smentito l`esistenza di tale trattativa, ma ha annunciato ai presenti che giovedì è sì in agenda un faccia a faccia col segretario reggino Seby Romeo, però su questioni soltanto locali.
Dunque, si va avanti con Magorno e giovedì tutto dovrebbe essere messo nero su bianco. Non sarà l`unico a competere per conquistare la guida del Pd calabrese. Ha già annunciato la sua candidatura l`ex coordinatore provinciale del Pd cosentino Bruno Villella (un tempo fedelissimo di Mario Oliverio ma in progressivo allontanamento da lui dopo la mancata elezione al Senato) e anche i civatiani si sono convinti a mettere in campo una loro candidatura (ancora top secret il nome, ma si fa sempre più insistentemente quello di Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco antimafia di Monasterace e componente della direzione nazionale del partito); per ufficializzarla, comunque, non ci sarà molto tempo: sabato sera scadono i termini per la presentazione.
Qualche ulteriore novità dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Alfredo D`Attorre, impegnato a combattere la linea Renzi sulla riforma elettorale, non ha alcuna intenzione di mollare la poltrona di commissario del Pd calabrese. È probabile che a questo punto Lotti, su espressa richiesta dell`area renziana, avochi a sé tutti i poteri e designi un nuovo traghettatore con il compito esplicito di far rispettare le regole fino a domenica 24 febbraio. Giorno in cui si celebreranno le primarie che dovrebbero (il condizionale è sempre d`obbligo quando si parla dei democrat calabresi) far uscire il Pd dalla lunga fase commissariale.

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