`Ndrangheta sempre più forte Magistrati con meno risorse
Proteste fuori e dentro la Corte d`appello di Catanzaro. Così si è aperto l`anno giudiziario nel capoluogo calabrese. Si fanno sempre più profonde le crepe nel sistema della giustizia in uno dei dist…

Proteste fuori e dentro la Corte d`appello di Catanzaro. Così si è aperto l`anno giudiziario nel capoluogo calabrese. Si fanno sempre più profonde le crepe nel sistema della giustizia in uno dei distretti più grandi d`Italia. Pochi uomini e ancor meno risorse, il quadro tracciato dal presidente vicario della Corte d`appello, Bruno Arcuri, e dal procuratore generale Santi Consolo.
IL PERSONALE «Le scoperture di organico di magistrati – ha spiegato il presidente Arcuri – sono state e continuano a essere assai consistenti ed hanno raggiunto un numero elevatissimo tale da quasi paralizzare l`attività giurisdizionale nei tribunali di Catanzaro e Vibo Valentia». «Le piante organiche di tutti gli uffici del distretto, requirenti e giudicanti – ha aggiunto – sono assolutamente inadeguate sia in relazione al numero di magistrati che a quello del personale amministrativo. Questa Corte d`appello è in sofferenza già da tempo per il numero inadeguato di personale amministrativo attribuito dal ministero della Giustizia alla dotazione organica, che presenta altresì scoperture che compromettono la buona funzionalità delle cancellerie e lo svolgimento delle udienze».
Il procuratore generale Consolo, che a breve lascerà Catanzaro, ha ricordato che da anni ha portato all`attenzione del ministero, del Csm e della commissione parlamentare Antimafia la situazione degli uffici giudiziari e ha ribadito la necessità che il distretto abbia «mezzi almeno pari degli altri nel sud Italia, che possano garantire un dignitoso spazio di libertà, sicurezza e giustizia». Le gravi carenze di organico, è stato sottolineato, hanno comportato «la definizione di una parte dei processi con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, a volte già in primo grado». È grave, denuncia ancora Arcuri, la situazione del Tribunale di Crotone, tanto che per il locale “corpi di reato” è stato inibito l`accesso per motivi di sicurezza.
ALLARME `NDRANGHETA Nonostante l`impegno di forze dell`ordine e magistratura, la criminalità organizzata nel distretto resta «un fenomeno profondamente radicato che continua a seminare lacrime e lutto (oltre che corrodere sempre di più il tessuto sociale)». Dalla relazione del presidente Arcuri emerge come sempre più stretti siano i rapporti tra le cosche della `ndrangheta e la cosiddetta “zona grigia”. Citando la relazione del procuratore capo della Dda, Vincenzo Antonio Lombardo, Arcuri ha evidenziato che «ci sono legami fra gli apparati criminali veri e propri e la cosiddetta zona grigia della `ndrangheta, ossia un particolare tipo virulento di delinquenza mafiosa che continua ad esercitare il suo potere criminale sulle attività economiche e sociali del territorio, attraverso il sistema delle estorsioni, delle intimidazioni violente, degli attentati, dell`illecita influenza sugli appalti, del controllo delle attività criminali, quali, in primo luogo, il traffico di stupefacenti e più recentemente anche l`usura, fenomeno che maggiormente affligge il distretto della Corte d`appello di Catanzaro e tutta la Calabria».
Il procuratore Consolo ha concentrato il suo intervento sull`importanza dell`aggressione a beni patrimoniali delle organizzazioni criminali. «Il modello italiano di confisca – ha spiegato il pg – è tra i più aggressivi, ma necessiterebbe di applicazione uniforme a livello sovranazionale per evitare che le ricchezze mafiose si spostino all`estero impunemente. Particolare attenzione nella regione Calabria va poi posta ai settori dello smaltimento dei rifiuti (complici gravi ritardi e omissioni in sede amministrativa nell`avvio delle raccolte differenziate). Ancora, un un`imprenditoria debole è più disponibile ad accordi collusivi con `ndrangheta e potere politico, così la cosiddetta “area grigia” si espande».
Ma l`attenzione del procuratore generale si è rivolta anche sulla gestione del bene dopo la confisca: «I sindacati segnalano che all`esito delle confische definitive il numero delle aziende ancora operativo è di circa 1 su 10. L`incapacità gestionale di tali beni si potrebbe risolvere in occasioni di ulteriore impoverimento di tali regioni che già sono tra le più depresse e svantaggiate. Professionalità ed efficienza – ha concluso il pg – sono gli antidoti per evitare che il cappio che noi tendiamo alla criminalità si trasformi in un nodo scorsoio soffocante per il nostro mezzogiorno depresso». Altro elemento sottolineato durante la cerimonia è l`espansione dei clan crotonesi lungo tutta la fascia jonica catanzarese. il segnale di una nuova riorganizzazione dei clan. «Le recenti acquisizioni investigative – scrive Arcuri – hanno evidenziato il progressivo venir meno del frazionismo delle organizzazioni criminali, essendo emersi fenomeni di concentrazione». Più collaboratori di giustizia hanno riferito della creazione di una «Provincia autonoma da quella di Reggio, di cui farebbero parte tutti i territori ricompresi nel distretto della Dda di Catanzaro, con eccezione del solo circondario di Vibo Valentia che rientrerebbe in quella di Reggio Calabria». Contro la criminalità organizzata sono state avanzate complessivamente 94 richieste di misure cautelari per 713 persone; cinque richieste di arresti domiciliari per otto persone e 29 richieste di misure cautelari.
I REATI Secondo i dati forniti dal presidente Arcuri, c`e` un aumento costante dei «delitti relativi all`indebita percezione di contributi e finanziamenti da parte dello Stato, di altri Enti pubblici e dell`Unione europea». «Sono sempre allarmanti – ha aggiunto – i dati relativi agli omicidi volontari. Ancora una volta si mantiene elevatissimo il numero dei fatti di sangue che caratterizzano in negativo il circondario di Vibo Valentia». In «allarmante» aumento sono anche i reati di stalking e in tema di pornografia. E sono sempre «assai elevati» i reati di usura, rapina, estorsione e furto in abitazione. Peggiora anche la situazione dei reati ambientali. «Si è assistito – ha detto Arcuri – a un ulteriore significativo incremento dei procedimenti relativi a reati contro l`incolumità pubblica e la salute dei cittadini, nonché a quelli in materia di tutela dell`ambiente e del territorio».
LA GIUSTIZIA CIVILE Nel territorio del distretto della Corte d`Appello di Catanzaro sono aumentati i procedimenti per separazioni e di divorzi con «inevitabili ripercussioni sui termini di durata dei relativi giudizi». È quanto emerge dalla relazione del presidente vicario della Corte d`appello di Catanzaro, Bruno Arcuri. «È da ribadire ancora una volta – ha affermato Arcuri – che tale aumento è almeno in parte dovuto alla improvvida novella legislativa che consente alle parti di proporre reclamo alle corti d`appello avverso i provvedimenti temporanei ed urgenti emessi dal presidente del tribunale nei procedimenti di separazione personale dei coniugi nonché alla modifica di recente apportata in materia della prevista competenza del tribunale ordinario e non più del tribunale per i minorenni in materia di regolamentazione dei rapporti a seguito di scioglimento delle coppie di fatto». «È frequente in molti tribunali – ha concluso – l`applicazione dell`affido condiviso in luogo dell`affido ad un solo genitore, generalmente la madre». (0080)