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MALTEMPO | Il mare minaccia il Parco archeologico di Monasterace

MONASTERACE Dopo Sibari, anche i resti dell`antica Kaulon potrebbero cadere: una nuova vittima dell`inerzia burocratica. Le recenti mareggiate che hanno interessato lo Jonio reggino minacciano il Par…

Pubblicato il: 02/02/2014 – 15:05
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MALTEMPO | Il mare minaccia il Parco archeologico di Monasterace

MONASTERACE Dopo Sibari, anche i resti dell`antica Kaulon potrebbero cadere: una nuova vittima dell`inerzia burocratica. Le recenti mareggiate che hanno interessato lo Jonio reggino minacciano il Parco Archeologico dell`antica colonia greca, a Monasterace. Un comunicato diffuso nel primo pomeriggio dalla Prefettura di Reggio Calabria parla di «parziale crollo del tempio dorico dell`antica Kaulon».
Questo nonostante settimane fa sia stato annunciato l`intervento della Protezione civile per costruire un frangiflutti. Non ce n`è stato il tempo, ma la furia delle onde non aspetta. Le immagini che arrivano dal sito archeologico sono drammatiche e stridono con quelle, gioiose e cariche di speranza, giunta nei giorni dei ritrovamenti preziosissimi: meravigliosi mosaici con figure di draghi marini e delfini ritrovati in un complesso termale dal team di archeologi che lavora nel sito reggino.
Già dallo scorso mese di dicembre era iniziata la massiccia azione erosiva del mare, senza che, tuttavia, si corresse ai ripari per innalzare una barriera adeguata. Quella costruita, fatta di pochi massi accatastati di fronte al parco archeologico, è stata superata senza problemi dalla furia dei flutti, che adesso minacciano le mura millenarie di Kaulon. Nell`area si trova anche il mosaico ellenistico più grande della Magna Grecia.

LA BONOMI: NECESSARIO PROTEGGERE TUTTA L`AREA
Al crollo è stata interessata parte della muratura esterna del tempio che guarda verso il mare. Nei mesi scorsi, dopo le mareggiate di novembre, da più parti era stato lanciato l`allarme per la situazione dell`antica Kaulon, lasciata esposta al mare dopo il crollo della duna che la proteggeva naturalmente. La Provincia di Reggio Calabria è intervenuta con lavori di somma urgenza e ha allestito una barriera in pietra sulla spiaggia. La barriera, ha detto all`Ansa la soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, sarà rinforzata non appena le acque torneranno a calmarsi. “Interverremo anche noi – ha spiegato – con la somma urgenza ma certamente non basta. Tutta l`area dove si trova il mosaico è senza protezione. Dovremo quindi verificare col ministero se ci sono risorse per poter installare la protezione lungo tutto il fronte del parco che dà sulla spiaggia. Al momento, però, nessun intervento è possibile perché con queste condizioni di mare sarebbe a rischio la vita dei lavoratori”.
“Dopo la mareggiata di novembre – ha aggiunto la Bonomi – che provocò il crollo della duna, la nuova ondata di maltempo ha danneggiato gravemente la muratura del tempio. Cercheremo di recuperare i blocchi di pietra portati via dal mare per risistemarli al loro posto, ma è necessario creare una protezione a tutta l`area”. (0020)

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