Reggio, i politici costretti a restituire le indennità percepite nel 2010
REGGIO CALABRIA Il crack finanziario al Comune di Reggio Calabria fa sentire i suoi effetti anche sulle tasche degli amministratori. Che saranno chiamati a restituire quanto percepito nei mesi scorsi…

REGGIO CALABRIA Il crack finanziario al Comune di Reggio Calabria fa sentire i suoi effetti anche sulle tasche degli amministratori. Che saranno chiamati a restituire quanto percepito nei mesi scorsi come indennità per l`incarico ricoperto. Incredibile ma vero. Nei giorni scorsi i politici reggini si sono visti recapitare una lettera, a firma del segretario generale Pietro Emilio, con cui viene chiesto il recupero delle somme sui compensi percepiti nel 2010.
«Premesso che il ministero dell`Economia – si legge nella missiva recapitata agli ex rappresentanti istituzionali della città dello Stretto – ha comunicato che le sanzioni previste per il mancato rispetto del patto di stabilità interno per l`anno 2010 dovranno essere applicate nel 2013; che la decurtazione della citata indennità è determinata nella misura del 30% e viene applicata agli amministratori in carica nell`esercizio in cui è avvenuta la violazione del patto di stabilità interno e, nel caso del Comune di Reggio Calabria, agli amministratori in carica nel corso dell`esercizio 2010», si invitano i soggetti interessati a «voler versare l`importo dovuto sul conto corrente del Comune di Reggio Calabria indicando come causale “recupero somme sui compensi amministratori in carica anno 2010 – Violazione patto stabilità 2010”».
Il Comune è al verde, insomma. E bisogna fare cassa in tutti i modi. Alla commissione straordinaria che guida Palazzo San Giorgio dopo lo scioglimento del consiglio comunale per «contiguità con la `ndrangheta», così, non è rimasto altro che chiedere ai politici di mettere le mani nelle proprie tasche e tirare fuori i quattrini.