CAOS RIFIUTI | Occhiuto non arretra: «Sì alle multe per superare la crisi»
COSENZA «Le multe a chi butta i rifiuti nei bidoni? Sono necessarie per far capire che tutti dobbiamo concorrere a ridurre i volumi della spazzatura, anche perché non abbiamo più discariche a disposi…

COSENZA «Le multe a chi butta i rifiuti nei bidoni? Sono necessarie per far capire che tutti dobbiamo concorrere a ridurre i volumi della spazzatura, anche perché non abbiamo più discariche a disposizione». Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, difende la linea della fermezza nei confronti di chi viola le ordinanze comunali sui rifiuti. Anche la città bruzia è nel pieno dell`emergenza e non è più possibile tollerare infrazioni alle disposizioni comunali. Le stesse che prevedono multe – possono variare dai 200 ai 500 euro, che diventano circa 166 se il pagamento è immediato – per gli abitanti di zone dove è in vigore la raccolta differenziata ma che continuano a buttare i loro sacchetti in quei quartieri dove il sistema non è a regime. Una sorta di «migrazione», come la chiama Occhiuto, alla quale bisogna mettere un argine, nel tentativo di favorire l`avvio e il consolidamento di «buone pratiche urbane, che comportano processi di formazione civica necessaria per il territorio». Quella del sindaco è una risposta decisa alle rimostranze del segretario del circolo “Centro storico” del Pd, Damiano Covelli, che ieri lo aveva invitato a ritirare l`ordinanza in questione e a chiedere scusa ai cosentini. Occhiuto va invece avanti per la sua strada e continua a considerare la questione rifiuti alla stregua di una sfida da vincere a tutti i costi. Cosenza è forse in una condizione migliore rispetto alle altre città calabresi. «È l`unico capoluogo dove la differenziata è arrivata al 40%», ricorda il sindaco, che rivendica la diminuzione dei rifiuti prodotti, passati «da 100 tonnellate al giorno a 60», con l`obiettivo di arrivare a 15 «entro due mesi», quando l`intera città sarà raggiunta dal servizio.
Senza l`investimento nella differenziata l`emergenza avrebbe potuto essere ancora più drammatica: «In questi giorni, anziché 1.200 tonnellate, in strada ne avremmo avute 2.600», sottolinea Occhiuto. Che non fa passi indietro, deciso a usare tutti gli strumenti di cui può disporre un sindaco – tra cui le multe – per fronteggiare la crisi della monnezza. (0040)