"Azimuth", Franco Muto condannato a 4 anni

PAOLA Franco Muto, ritenuto il boss di Cetraro, dovrà scontare quattro anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso nell`ambito del processo “Azimuth”. A Muto è stata riconosciuta la continuazione con una precedente condanna subita nel 1995, di cui ha già scontato la pena. In sintesi: il riconoscimento della continuazione ha determinato l`abbattimento della pena a 4 anni rispetto agli 8 chiesti dal pm Vincenzo Luberto. Ma il presunto boss di Cetraro è stato, invece, assolto dal reato di usura. Assoluzione piena, invece, per il figlio Luigi; Walter De Seta, condannato alla pena di due anni e 4 mesi di reclusione nonche? al pagamento di 16mila euro di multa; Ariosto Artese, condannato a 2 anni di reclusione e 12 mila euro di multa; Rosa Santoro, condannata a un anno e 8 mesi di reclusione e 10mila euro di multa; Mario Giuliani, condannato a un anno e 8 mesi di reclusione e al pagamento di 10mila euro di multa; Carlo Drago, condannato a sei mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 600 euro; Angelo Mosciaro, condannato a un anno e sei mesi di reclusione oltre al pagamento di una multa di 5 mila euro. Il collegio penale, inoltre, ha concesso a Rosa Santoro e Mario Giuliani i benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna; ad Ariosto Artese il beneficio della sospensione condizionale della pena detentiva; ad An- gelo Mosciaro, il beneficio della sospensione condizionale della pena subordinata alla presentazione di attivita? lavorativa non retribuita. Dichiara Fran- co Muto, interdetto perpetuo dai pubblici uffici ed interdet- to legalmente anche con ri- guardo all?’ulteriore pena irro- gata e lo dichiara incapace di contrattare con la pubblica amministrazione.
Franco Muto è stato condannato al risarcimento del danno in favore della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza che liquida in 100mila euro, oltre interessi legali. Ariosto Artese e Walter De Seta sono stati condannati al risarcimento del danno in favore di Francesco Tudda e Carmela Maria Rossi, da liquidare in separata sede, a titolo di provvisionale della somma di 30 mila euro, oltre interessi legali. Il Tribunale ha deciso il non doversi procedere nei confronti di Giuseppe D?’Elia per il reato 53 ter (esclusa la violazione di cui all?’articolo 12 e la recidiva); assolve Giovanni Vulcano, Luigi Muto, Walter De Seta, Luceri Delfino, Cesareo Carmelita, Ariosto Artese, Rosa Santoro, Mario Giuliani, Francesco Muto, Carlo Drago, Giuseppe Nigro, Patrizia Cesareo e Antonio Di Dieco.
Gli imputati sono tutti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, usura ed estorsioni. (0050)