Dal governo Renzi arriva un comma "salva Reggio"
REGGIO CALABRIA C`è un comma salva Reggio Calabria tra i provvedimenti approvati dal governo Renzi. È passato quasi sotto silenzio, nel giorno delle nomine dei sottosegretari, schiacciato dai rumors…

REGGIO CALABRIA C`è un comma salva Reggio Calabria tra i provvedimenti approvati dal governo Renzi. È passato quasi sotto silenzio, nel giorno delle nomine dei sottosegretari, schiacciato dai rumors politici, dai riposizionamenti e dalle polemiche che hanno accompagnato l`arrivo del senatore Tonino Gentile nella compagine dell`ex sindaco di Firenze. Eppure quelle poche righe contenute nelle “Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità di enti locali” sembrano tagliate su misura per la città dello Stretto. Eccole: «Per l’esercizio 2014 gli enti locali che abbiano presentato, nel 2013, piani di riequilibrio finanziario che non sono poi stati approvati dalla Corte dei conti, hanno la facoltà di presentare un nuovo piano entro 90 giorni dal diniego della Corte dei conti a condizione che sia avvenuto un miglioramento nel risultato di amministrazione registrato nell’ultimo rendiconto approvato».
Reggio Calabria sembra rientrare perfettamente nelle caratteristiche del comma. Perché la terna commissariale ha approvato nel 2013 un piano bocciato dai magistrati contabili. E adesso potrà presentarne uno nuovo di zecca. Basta soltanto che non siano passati più di 90 giorni da quando c’è stata la bocciatura della Corte dei conti e che la situazione finanziaria sia migliorata. E, di nuovo, le due prerogative si adattano perfettamente al caso di Palazzo San Giorgio. Che, dunque, intravede qualche speranza in più di evitare il dissesto.
Resterebbe, comunque, un problema in più per la città dello Stretto: per usufruire dei “vantaggi” offerti da questo decreto “salva Comuni” servono i bilanci certificati. Reggio Calabria non li ha, e dunque resterebbe invariata la questione per cui la Corte dei conti ha bocciato il piano di rientro: se non ci sono certezze sulla somma della quale il Comune deve rientrare, come si fa ad approvare il Piano? L`unica certezza, insomma, sono i 90 giorni guadagnati per proporre un`idea che funzioni. Per il resto, la strada è ancora in salita.