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Reggio, Naccari dubbioso sulla riduzione delle indennità

REGGIO CALABRIA «L’amministrazione comunale ha richiesto agli amministratori in carica nel 2010 attraverso un atto di messa in mora, su carta intestata della segreteria generale, la restituzione del…

Pubblicato il: 01/03/2014 – 15:59
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Reggio, Naccari dubbioso sulla riduzione delle indennità

REGGIO CALABRIA «L’amministrazione comunale ha richiesto agli amministratori in carica nel 2010 attraverso un atto di messa in mora, su carta intestata della segreteria generale, la restituzione del 30% delle somme percepite nello stesso anno a titolo di indennità di carica». Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi. Che aggiunge: «Il presupposto sta nel fatto che tale riduzione dell’indennità è prevista come sanzione nel caso di sforamento del patto di stabilità. Va detto che la maggior parte delle persone cui viene chiesta tale restituzione non ha alcuna responsabilità né c’entra in alcun modo con la determinazione dell’indennità. Addirittura alcuni di loro non hanno mai votato il bilancio (vedi i consiglieri di circoscrizione) o anno votato contro lo stesso (come i consiglieri di opposizione). Va anche ricordato che lo sforamento del patto di stabilità è stato accertato dopo la relazione degli ispettori del ministero del Tesoro e che la sua falsificazione è oggetto del processo indebitamente denominato “Fallara” dove viene contestata all’allora sindaco tale condotta».
«Il problema che qui preme evidenziare  – aggiunge l`esponente democrat – è che la sanzione della riduzione delle indennità poiché consegue alla certificazione del mancato rispetto del patto che viene emessa a consuntivo nell’anno successivo deve essere applicata per l’anno successivo e non retroattivamente, come è logico. D’altra parte come potrebbe ridursi l’indennità di un amministratore un anno e mezzo prima della verifica del presupposto previsto dalla legge? È quindi nell’anno finanziario successivo e dopo l’approvazione del consuntivo dell’anno in esame che vengono applicate le sanzioni».
«Tutto ciò premesso – conclude Naccari – appare evidente che l’amministrazione ha inviato delle notifiche errate nella maggior parte dei casi sia negli importi che nei destinatari perché l’annualità di riduzione dell’indennità è il 2011 e non il 2010. Considerato che nel 2011 si è votato alle amministrative ciò non è irrilevante. Sarebbe il caso che gli uffici prestassero la dovuta attenzione al fine di non generare inutili e costosi contenziosi per il Comune». (0030)

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