Condanne pesanti per la “banda del buco” reggina
REGGIO CALABRIA Si conclude con un’assoluzione e cinque – pesanti – condanne il processo celebrato contro quella che è stata divenuta nota a Reggio come la “banda del buco”, una gang di rapinatori gu…

REGGIO CALABRIA Si conclude con un’assoluzione e cinque – pesanti – condanne il processo celebrato contro quella che è stata divenuta nota a Reggio come la “banda del buco”, una gang di rapinatori guidata da uno dei rampolli della Reggio bene. Ed è proprio a lui, Cristoforo Alati Adorno, conosciuto in città come Cris, che il gup Barbara Bennato ha inflitto la pena più pesante, condannandolo a sette anni di reclusione in qualità di promotore dell`associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di rapine e furti. Più lieve, la condanna a cinque anni e sei mesi inflitta a Emanuele Alesse, mentre supera anche le richieste del pm Luca Miceli – che per lui aveva chiesto tre anni di reclusione – la condanna a tre anni e otto mesi rimediata da Fabio Cilione. Arriva infine una condanna in tutto e per tutto conforme alle richieste Manuel Iosef e Graziano Calabrò, puniti rispettivamente con due anni e sei mesi e due anni e quattro mesi di reclusione. Scampa invece alla condanna Luigi Cuzzupi, assistito dall’avvocato Aldo Labate. Nonostante la pesantissime accuse formulate a suo carico dal pm Miceli, che per lui aveva chiesto una condanna a cinque anni e sei mesi, Cuzzupi è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Una decisione che comunque non inficia la tenuta dell’impianto accusatorio, confermato dalle determinazioni del gup Bennato. L’inchiesta, coordinata dal pm Luca Miceli, ha portato a identificare gli autori di una serie di spettacolari rapine commesse nel 2011 ai danni della gioielleria Versace, sul corso Garibaldi di Reggio Calabria, della gioielleria Nicosia, di Milazzo, in provincia di Messina, come della rapina all`agenzia della Bnl di Reggio Calabria. Proprio in occasione di quest’ultima, gli investigatori – che da tempo tenevano il gruppo sotto tiro – hanno arrestato in flagranza quattro componenti la banda, per poi risalire agli altri membri della gang. Un’organizzazione formata da due sottogruppi – ha spiegato in sede di requisitoria il pm Miceli – pronti all’occorrenza a mescolarsi fra loro. A guidarli, insieme al cinquantacinquenne Antonino Scappatura, il rampollo della Reggio bene, Cris Alati, che quando per i suoi compari scatteranno le manette, tenterà di sottrarsi all’arresto con una latitanza di qualche mese a Santo Domingo. (0070)