Gestione dei rifiuti, la protesta si sposta a Palazzo Campanella
REGGIO CALABRIA In piazza per protestare contro una gestione dei rifiuti definita «pericolosa» e per sostenere un altro modo di affrontare il problema. Il 10 marzo prossimo gli attivisti delle associ…

REGGIO CALABRIA In piazza per protestare contro una gestione dei rifiuti definita «pericolosa» e per sostenere un altro modo di affrontare il problema. Il 10 marzo prossimo gli attivisti delle associazioni ambientaliste e dei comitati cittadini si sono dati appuntamento davanti alla sede del consiglio regionale per dire “no” alla politica dell`emergenza ad oltranza sulla gestione dell`immondizia calabrese. Una decisione, quella di scendere in piazza, adottata dopo l`ultima riunione dei movimenti che si è svolta nei giorni scorsi a Lamezia Terme. Si tratta, si legge in una nota, di «uomini e donne calabresi, cittadini attivi – facenti parte di comitati ed associazioni di tutto il territorio calabrese – che non si rassegnano a vedere distrutti i loro territori, devastato il loro ambiente ed i loro beni comuni e messa a rischio la loro salute per una pericolosa (mal)gestione dei rifiuti, causata in tanti anni da una politica regionale “superficiale e collusa” e caratterizzata da “una cultura mafiosa”». Per le tante sigle, che si ritroveranno davanti a Palazzo Campanella, occorre mettere in campo «iniziative di prevenzione della produzione dei rifiuti» e applicare «la raccolta differenziata spinta porta a porta con piccoli impianti per il riuso e il riciclo dei materiali raccolti e per il compostaggio dell’organico. Infine utilizzare poche e controllate discariche per il conferimento della parte residua inertizzata. Tutte pratiche facenti parte di una strategia più ampia: rifiuti zero». «Se ci riesce il Comune di Saracena – si interrogano –, perché gli altri sindaci non riescono?». Sotto il ricatto dell`emergenza, «in Calabria – denunciano –, in barba alla normativa nazionale ed europea, non solo qualcuno ha deciso di inviare il “tal quale” direttamente in discarica, non solo si prevede di spendere 186 milioni di euro per inviare i rifiuti fuori regione, non solo si è deciso di spendere senza logica 250 milioni di euro in favore di discariche e mega-impianti ma, addirittura, si è deciso di legiferare per autorizzare abbanchi (e guadagni!) nelle discariche private non autorizzate». Per questo i movimenti puntano a «bloccare questo sistema perverso» e a «lanciare proposte alternative» che si concretizzeranno «la mattina del prossimo 10 marzo» con una manifestazione davanti alla sede del consiglio regionale, e nel pomeriggio a Bisignano «per una nostra conferenza stampa. Stiamo infatti predisponendo – annunciano – un documento per una gestione alternativa dei rifiuti e, presto, elaboreremo una proposta di legge sul “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Calabria”, che offriremo ai consiglieri regionali che vorranno farsene carico». Infine lanciano un appello «a tutti i calabresi, alle tantissime associazioni, a ognuna delle organizzazioni sociali, sindacali e politiche e a tutti gli amministratori pubblici di attivarsi, alzarsi in piedi e scegliere da che parte stare: con chi vuole distruggere il nostro futuro e le nostre vite, o con chi non si è arreso e pretende di decidere sul proprio destino e su quello dei propri figli». (0090)