Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 14:24
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Consiglio regionale a 40, "no" della Consulta

REGGIO CALABRIA La delibera della Regione Calabria che stabilisce la riduzione da 50 a 40 dei consiglieri regionali e la composizione della giunta non superiore a otto componenti è incostituzionale…

Pubblicato il: 06/03/2014 – 20:59
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Consiglio regionale a 40, "no" della Consulta

REGGIO CALABRIA La delibera della Regione Calabria che stabilisce la riduzione da 50 a 40 dei consiglieri regionali e la composizione della giunta non superiore a otto componenti è incostituzionale, perché sulla base delle disposizioni statali tarate sulle rilevazioni Istat sulla popolazione, i consiglieri della Calabria non possono essere superiori a 30 e gli assessori superiori a sei. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 35 depositata oggi, di cui è relatore il giudice Sabino Cassese, che ha dichiarato illegittimi gli articoli 1 e 2 della delibera legislativa approvata in prima lettura dal consiglio regionale con deliberazione n. 230 del 9 ottobre 2012 e in seconda lettura con deliberazione n. 279 del 18 marzo 2013. Il provvedimento era stato impugnato dal Consiglio dei ministri con ricorso notificato nell`aprile 2013.
La Corte Costituzionale ha bocciato la disposizione perché lede i principi di coordinamento della finanza pubblica e di conseguenza viola l`articolo 117, terzo comma, della Costituzione sulla potestà legislativa dello Stato e delle Regioni. La legge statale, e in particolare il decreto legge 138 del 2011 stabilisce, tra le varie misure, quella della riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali con l`obiettivo di contenere la spesa pubblica, e per questo dispone che le Regioni adeguino, nell`esercizio della propria autonomia statutaria e legislativa, i rispettivi ordinamenti ad alcuni parametri. «La norma statale – spiega la sentenza della Consulta – fissando un rapporto tra il numero degli abitanti e quello dei consiglieri, e quindi tra elettori ed eletti (nonché tra abitanti, consiglieri e assessori), mira a garantire proprio il principio in base al quale tutti i cittadini hanno il diritto di essere egualmente rappresentati. In assenza di criteri posti dal legislatore statale, che regolino la composizione degli organi regionali, può verificarsi – come avviene attualmente in alcune Regioni, sia nell`ambito dei Consigli che delle Giunte regionali – una marcata diseguaglianza nel rapporto elettori-eletti (e in quello elettori-assessori)». La legge statale prevede che per le Regioni la cui popolazione sia inferiore a due milioni di abitanti, il numero di consiglieri regionali non debba essere superiore a 30, mentre il numero degli assessori regionali non debba superare un quinto del numero dei componenti del consiglio regionale, quindi sei. Considerato che, secondo le rilevazioni Istat nel periodo 2010-2013, la popolazione della Regione Calabria è stata inferiore a due milioni di abitanti, l`articolo 1 della delibera legislativa impugnata è in contrasto con la norma nazionale, perché prevede che il calo dei consiglieri sia da 50 a 40, anziché 30 come dovrebbe essere; mentre per quanto riguarda gli assessori, si prevede un numero non superiore a otto, anziché un numero non superiore a sei. (0090)

Argomenti
Categorie collegate

x

x