Reggio, violentato un giovane disabile
REGGIO CALABRIA Lo hanno violentato, seviziato, gli hanno messo una catena al collo come fosse un cane e costretto a camminare carponi al guinzaglio. Poi gli hanno sputato contro, costringendolo a ba…

REGGIO CALABRIA Lo hanno violentato, seviziato, gli hanno messo una catena al collo come fosse un cane e costretto a camminare carponi al guinzaglio. Poi gli hanno sputato contro, costringendolo a baciare i loro piedi. Ma la notte d`orrore di un disabile 34enne di Reggio ha avuto un altro – se possibile peggiore – triste risvolto: i suoi aguzzini lo hanno violato per mezzo di un manico di legno. Sono scene da arancia meccanica quelle descritte dai carabinieri della città dello Stretto, che hanno raccolto la denuncia della madre della vittima, venuta a sapere delle disavventure del figlio da un video lasciato davanti alla porta della sua abitazione.
Nel filmato scorrono le immagini della festa da incubo durante la quale il 34enne è stato bersaglio del dileggio e delle violenze di sei torturatori, finiti tutti in carcere. I carabinieri hanno arrestato C. A., 58 anni, C. D. G., 54, C. D., 62, tutti di Reggio; i coniugi A. L., 34 anni, marocchina, e C. F., 53, entrambi domiciliati a Lodi; A. S., 23, marocchina. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo, corruzione di minorenne e sequestro di persona.
Ad assistere alla scena anche due bambini – una di due anni, l`altra di pochi mesi – che, in presenza dei genitori, sono stati testimoni incolpevoli delle azioni più brutali. La più grande è stata addirittura posizionata sulla schiena della vittima, quando si trovava a terra gattoni.
Sembra una normale sera di gennaio a Catona, periferia nord di Reggio. Alla festa partecipano 10 persone. Ballano, cantano e bevono. Tanto. E a farne le spese è il giovane 34enne, disabile all’85%. I carabinieri, subito dopo la denuncia, hanno avviato le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e dal sostituto Sara Amerio. Gli inquirenti hanno analizzato nel dettaglio le immagini del video, che hanno consentito di risalire all`identità degli autori della violenza di gruppo. Tre erano già tornati alle loro residenze al Nord, ma sono stati comunque rintracciati grazie alla collaborazione dei militari di Brescia, Pavia e Lodi.
Le violenze sono avvenute abusando delle condizioni di inferiorità psichica della vittima, da più persone riunite in gruppo, almeno 12. L`uomo è stato anche lasciato completamente nudo fuori dalla porta, al freddo invernale.
Ai responsabili viene contestato anche il sequestro di persona perché hanno trattenuto il 34enne dentro la casa, malgrado avesse provato ad andare via. Ma loro lo hanno fermato, facendogli bere alcol per stordirlo e vincere le sue già scarse resistenze. La protagonista principale sembra essere A. S., la donna marocchina. È lei che coinvolge il 34enne in un ballo sensuale che poi sfocia nella violenza di gruppo. Gli altri partecipano con urla, incitazioni, applausi.
Per tre indagati il fermo è scattato a Reggio, i due coniugi sono stati arrestati nel Lodigiano mentre la giovane marocchina è stata rintracciata a Pavia. (0040)