Furchì ricoverato d`urgenza in ospedale
TORINO Francesco Furchì è stato ricoverato d`urgenza in ospedale. Il faccendiere calabrese, in carcere con l`accusa di avere sparato nel marzo 2012 al consigliere comunale torinese Alberto Musy, mort…

TORINO Francesco Furchì è stato ricoverato d`urgenza in ospedale. Il faccendiere calabrese, in carcere con l`accusa di avere sparato nel marzo 2012 al consigliere comunale torinese Alberto Musy, morto poi lo scorso ottobre dopo 19 mesi di coma, si è sentito male nella notte, a causa di un blocco renale ed è ora ricoverato nel reparto detenuti delle Molinette. Da quaranta giorni era in sciopero della fame, protesta attuata per rivendicare la sua innocenza, e martedì aveva annunciato lo sciopero della sete.
In una lettera inviata alle agenzie di stampa, Furchì – secondo gli inquirenti l`uomo col casco ripreso nella zona dell`agguato a Musy il 21 marzo 2012 – si definisce un «detenuto in custodia cautelare da 13 mesi senza alcuna prova» e parla di un «accanimento» nei suoi confronti «senza precedenti». Nella lettera, un foglio bianco formato A4 scritto in stampatello, l`uomo ribadisce la sua «totale innocenza» e parla di «indizi inconsistenti e sospetti illogici» nei suoi confronti. Una ventina i chili persi dall`uomo per lo sciopero della fame: «Non demorderò mai per mettendo a repentaglio la mia vita», scrive Furchì, che rinnova l`appello ai magistrati di «cercare il vero colpevole». Lo scorso 25 febbraio Furchì è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario, la nuova accusa contestatagli in seguito alla morte di Musy. Si dovrà presentare davanti alla Corte d`assise di Torino il prossimo 31 marzo.
«È la protesta di un innocente che è da più di un anno in un carcere e al quale è stato costruito il vestito del colpevole attraverso l`ipervalutazione di sospetti». Lo ha detto il difensore di Francesco Furchì, l`avvocato Giancarlo Pittelli, commentando con l`Ansa il ricovero del suo assistito per un blocco renale giunto dopo 40 giorni di sciopero della fame. (0050)