Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 14:24
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Fallimento dell`Atam, l`inchiesta entra nel vivo

REGGIO CALABRIA È fissata per il prossimo 9 aprile di fronte al Tribunale di Reggio Calabria la discussione dell’istanza di fallimento chiesta dalla Procura della Repubblica per la società di traspor…

Pubblicato il: 12/03/2014 – 13:31
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Fallimento dell`Atam, l`inchiesta entra nel vivo

REGGIO CALABRIA È fissata per il prossimo 9 aprile di fronte al Tribunale di Reggio Calabria la discussione dell’istanza di fallimento chiesta dalla Procura della Repubblica per la società di trasporto pubblico Atam, vittima – nell’ipotesi della Procura – dello stesso metodo che ha portato il Comune di Reggio Calabria sull’orlo del dissesto finanziario.
Un passaggio obbligato per i pm Stefano Musolino e Teodoro Catananti, che oggi coordinano le indagini sulla società di trasporto comunale, per determinare i passi – e le iscrizioni – future. Tra le possibilità – qualora il Tribunale decida che anche le società a capitale pubblico possono fallire – c`è un’iscrizione per bancarotta fraudolenta per gli amministratori e gli eventuali collaboratori che, anno dopo anno, avrebbero sfornato bilanci improbabili, formalmente in attivo, ma privi di fondamento concreto. Se invece – a livello giuridico – il capitale interamente pubblico dell’Atam salvasse l’azienda da questa ipotesi di reato, per chi concretamente l’ha amministrata si profilerebbe un’ipotesi di reato di falso in atto pubblico di pubblico funzionario.
In ogni caso, sembrano esserci guai in vista tanto per l`attuale amministratore unico, Antonino Gatto, che nel settembre scorso è stato chiamato a risollevare le sorti della società paralizzata dai debiti e dalle proteste dei lavoratori, per lungo tempo in mobilitazione per ottenere il pagamento dei – già magri – stipendi, come per chi in precedenza si è avvicendato alla guida dell’azienda, Vincenzo Filardo e Demi Arena.
Potrebbero essere loro a dover rispondere delle anomalie che – stando a quanto filtra – sarebbero emerse analizzando i bilanci dell’azienda, all’interno dei quali risulterebbero ancora i mezzi del `95 nonostante siano stati da tempo rottamati, così come i fondi più volte promessi dalla Regione, appostati fra le entrate anche prima che venissero regolarmente erogati. Ma questi non sarebbero gli unici profili di irregolarità emersi nel corso delle indagini. Secondo le prime indiscrezioni, dall’analisi dei documenti contabili sarebbe emerso che per anni sarebbero venuti a mancare tanto i versamenti Irpef, come quelli dei contributi dei lavoratori. Un autogoal per gli amministratori, per questo segnalati dall’Agenzia delle entrate alla locale Procura della Repubblica, che sulla questione ha aperto un fascicolo. Ma questa non è che una delle indagini che oggi hanno per oggetto la martoriata società di trasporto pubblico reggina.
Sulla scrivania dei pm, c’è anche un fascicolo iscritto inizialmente a modello 45 – i fatti non costituenti reato – aperto sulla base delle denunce e dagli esposti di dipendenti e sindacati, stanchi dei continui ritardi nei pagamenti delle spettanze. Un fascicolo che a breve potrebbe essere riunito al procedimento penale già aperto sulla base della segnalazione dell’Agenzia delle entrate e che potrebbe mettere a nudo l’ennesima, predatoria gestione della cosa pubblica reggina. (0020)

Argomenti
Categorie collegate

x

x