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Rifiuti a Cosenza, il Consiglio chiede tre isole ecologiche

COSENZA Una emergenza non ancora risolta e un consiglio comunale monco. Doveva essere il giorno, già in passato rimandato, dell’incontro tra la città di Cosenza, alle prese con l’emergenza rifiuti, i…

Pubblicato il: 17/03/2014 – 21:52
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Rifiuti a Cosenza, il Consiglio chiede tre isole ecologiche

COSENZA Una emergenza non ancora risolta e un consiglio comunale monco. Doveva essere il giorno, già in passato rimandato, dell’incontro tra la città di Cosenza, alle prese con l’emergenza rifiuti, il Comitato dei cittadini di Celico, che si battono da settimane contro la discarica e la Regione, organo politico cui spetta risolvere la questione.
E invece dal governo regionale non è arrivato nessuno (ma a Reggio era in corso un Consiglio) e per dirla tutta, nemmeno dalla Provincia.
Una seduta dunque cui mancavano attori importanti e che per questo perdeva molta parte del suo significato. Per evitare che si trasformasse in un inutile esercizio di retorica, da una parte del Consiglio è giunta la proposta di rinviare la seduta. Che invece si è tenuta lo stesso, sia pure con un consenso risicato che ha visto il centro destra spaccarsi tra chi voleva comunque affrontare la discussione e quanti avrebbero desiderato lasciar perdere. E in questo clima incerto ha parlato Italo Romano, del Comitato contro la discarica di Celico, spiegando le ragioni della battaglia dei cittadini e insistendo sulla soluzione, la sola possibile, quella dei rifiuti zero. Un intervento molto ascoltato, anche per la significativa presenza tra il pubblico di persone provenienti dal centro presilano. Poi il Consiglio è tornato ai suoi equivoci, quando alcuni consiglieri iscritti a parlare hanno scoperto di averlo fuori temo massimo e che dunque non avrebbero potuto tenere il loro intervento. Con una certa veemenza, il consigliere Cipparrone di Sel ha per questo abbandonato la sala, che per la verità a tratti appariva quasi del tutto svuotata, mettendo in discussione l’esistenza stessa del numero legale.
Chi invece ha parlato subito è stato il sindaco. Un discorso, il suo, tutto proteso alla difesa dell’operato dell’amministrazione, rivendicando l’aver avviato la differenziata, che “è arrivata al 41,7%” (ovvero la metà di quell`80% spesso indicato dal sindaco come obiettivo massimo), mentre negli anni precedenti non era nemmeno stata pensata, e poi i progetti di centri di riciclo sul modello di Vedelago, “in passato bocciati dalla Regione, che però adesso mi ha fatto sapere che potrebbe essere più disponibile”. E proprio sulla Regione il sindaco sembra aver compiuto una inversione importante. Infatti in una recente conferenza stampa aveva indicato il governo regionale  come il massimo responsabile dell’attuale  disastro dei rifiuti, accusandolo di collusione e distrazione. Nel corso del Consiglio invece la Regione viene quasi assolta, “perché non le si può dare tutta la colpa”. Un mutamento di opinione che non sembra di scarso significato, mentre per Occhiuto chi resta sul banco degli imputati sono ancora i sindaci che hanno permesso di aprire nei loro territori le discariche e che impediscono ai cosentini di buttare lì la spazzatura. “La Regione ha le sue colpe, ma soprattutto le hanno quelli che hanno permesso di aprire discariche sul loro territorio”, ha spiegato Occhiuto, facendo riferimento ovviamente all’amministrazione del comune di Celico, che discrimina la città di Cosenza dimostrandosi anche ingrata, “perché quando vennero da noi per parlare di trasporti, noi li accontentammo”.

IN TARDA SERATA OK AL DOCUMENTO
Dopo quasi cinque ore di dibattito il consiglio chiamato a discutere, in seduta straordinaria aperta, sull’ordine del giorno presentato da 25 consiglieri (primi firmatari i consiglieri Andrea Falbo e Roberto Bartolomeo) ha approvato un documento con undici voti a favore e tre contrari. Il documento ha riportato il voto favorevole dei Consiglieri comunali Michelangelo Spataro che lo ha illustrato, Massimo Commodaro, Massimo Bozzo, Francesco Spadafora, Luca Morrone, Francesco Caruso, Fabio Falcone, Francesco Perri, Luca Gervasi, Francesco De Cicco e Pierluigi Caputo. Contrari i consiglieri Marco Ambrogio, Giuseppe Mazzuca e Mimmo Frammartino. Nel documento, tra le altre cose, il Consiglio “sollecita il sindaco e l’amministrazione a completare la copertura in tutto il territorio del sistema PaP, anche attraverso la veloce realizzazione di almeno 3 Crc (isole ecologiche), oltre a quello previsto a Donnici, in modo da fornire un utile servizio ai cittadini che potranno recarvisi agevolmente per depositare materiali già differenziati in cambio di sconti sulla tassa sui rifiuti e/o altri benefici economicamente valutabili”. L`assise cittadina inoltre “invita il presidente della Regione Calabria e la sua giunta a rivalutare e accogliere la richiesta di finanziamento di un Centro di riciclo e recupero dei rifiuti nella città di Cosenza, sulla scia del fatto che tale opzione è innegabilmente un punto di progresso sul tema in questione”. (0070)

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