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Omicidio Simari, chiesto l`ergastolo per Tommaso Costa

Confermate l’ergastolo a Tommaso Costa: è questa la con cui il  sostituto procuratore generale, Adriana Fimiani ha concluso la propria requisitoria al processo d’appello per l`omicidio di Pasquale Si…

Pubblicato il: 18/03/2014 – 8:27
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Omicidio Simari, chiesto l`ergastolo per Tommaso Costa

Confermate l’ergastolo a Tommaso Costa: è questa la con cui il  sostituto procuratore generale, Adriana Fimiani ha concluso la propria requisitoria al processo d’appello per l`omicidio di Pasquale Simari, imprenditore ritenuto vicino alla cosca Ursino, braccato e ucciso nella centralissima piazza Vittorio Emanuele di Gioiosa Jonica il 26 luglio del 2005. Un delitto curioso quello di Simari. Nonostante l’uomo sia stato ucciso solo al termine di un lungo inseguimento che dalla piazza centrale del paese si è concluso in un locale pubblico, nessuno – all’epoca –  ha visto o saputo descrivere il misterioso killer che ha infine freddato Simari con un colpo alla nuca. Nonostante la coltre di pressoché totale omertà che ha coperto fin da subito quell’omicidio nel giro di poco investigatori e inquirenti hanno puntato su Tommaso Costa, boss dell’omonimo clan alleato dei Costa-Curciarello di Siderno, a loro volta federati agli Ursino di Gioiosa. Lo stesso clan cui Simari era considerato vicino, fino a quando non avrebbe tentato di mettersi in proprio avvicinandosi ai Cordì di Locri, storici rivali dei Costa. Un avvicinamento cristallizzato nella partecipazione al funerale del boss Salvatore Cordì, ucciso a Siderno il 31 maggio 2005. Uno schiaffo per gli Ursino, ma anche per i loro storici alleati. Un “tradimento” che Simari ha pagato con la vita. Per la Procura generale, che ha sposato le tesi del pm Antonio De Bernardo che in primo grado ha sostenuto l’accusa, è questo il contesto in cui è maturato l’omicidio di Simari ed è stato Tommaso Costa ad eseguirlo, meno di due mesi dopo aver ordinato la morte dell’imprenditore sidernese Gianluca Congiusta. Un delitto per cui Costa è stato condannato in primo e in secondo grado, ma assolto dalla Cassazione che ha disposto un nuovo processo d’appello per il boss. Una pronuncia acquisita agli atti del procedimento per l’omicidio Simari su richiesta delle difese, che si sono viste però bocciare l’istanza di riapertura dell’istruttoria. Sono queste ultime schermaglie fra accusa e difesa, prima delle arringhe difensive previste per il prossimo sette aprile. Dopo toccherà alla Corte d’Assise stabilire se – ed è questa la tesi della Procura generale – è Tommaso Costa l’assassino di Pasquale Simari. (0080)

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