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Le Giornate del Fai dedicate a San Francesco di Paola

COSENZA La delegazione Fai di Cosenza, in occasione della XXII edizione delle Giornate Fai di primavera, che si terrà sabato 22 e domenica 23 marzo in tutto il territorio nazionale, ha dedicato la ma…

Pubblicato il: 20/03/2014 – 12:58
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Le Giornate del Fai dedicate a San Francesco di Paola

COSENZA La delegazione Fai di Cosenza, in occasione della XXII edizione delle Giornate Fai di primavera, che si terrà sabato 22 e domenica 23 marzo in tutto il territorio nazionale, ha dedicato la manifestazione al Santuario di San Francesco di Paola, per far conoscere l`importanza che il luogo di culto più caro ai calabresi ha avuto e ha anche sotto il profilo culturale e per l`influsso che San Francesco ha esercitato ben al di là dei confini della Calabria. Gli apprendisti ciceroni del liceo scientifico statale di Paola e dell`Istituto professionale di Stato servizi per l`enogastronomia e l`ospitalità alberghiera “S. Francesco” di Paola guideranno i visitatori alla scoperta dell`architettura e dell`arte del Santuario nella Basilica, nel Chiostro e nel Percorso dei Miracoli e nella Nuova Aula Liturgica, in un itinerario intriso di grande spiritualità.
Agli aderenti in regola, e quindi anche per chi rinnoverà l`iscrizione o si iscriverà nell`occasione, è stato riservato l`ingresso esclusivo all`antica biblioteca del Santuario, dalla pregevolissima scaffalatura settecentesca, che custodisce testi e documenti risalenti ad epoche dal `400 in poi, e alla quale si accede, in zona di clausura, attraverso il Corridoio dei Padri con le antiche celle, dove saranno visibili, fra l`altro, opere mai esposte in precedenza al pubblico: una Madonna col Bambino di fine XV sec. di Jacobello d`Antonio (della scuola di Antonello da Messina), un Ecce Homo di Battistello Caracciolo (una delle tre opere dell`artista presenti in Calabria),  un San Francesco di Gregorio Preti, bozzetti di Stefano Pozzi, ardesie di Andrea Lilli, dipinti del fiumefreddese Giuseppe Pascaletti, nonché due bolle pontificie di Sisto IV del 1481 e del 1483, fra le quali quella di approvazione della Congregazione eremitica fondata da S.Francesco, un messale del XVII secolo con l`eccezionale tecnica dell`incisione a colori,  un corale e un antifonario anch`essi splendidamente decorati. Per tali beni è richiesta la prenotazione entro il 20.3 sul sito www.faiprenotazioni.it. Inoltre, in una delle due giornate e in un orario a sorpresa, i Padri della comunità dei Frati minimi del Santuario apriranno in via del tutto eccezionale, per gli aderenti in regola, la Cella del Santo (aperta finora soltanto in occasione del V centenario della morte di San Francesco) e sarà visibile anche un meraviglioso coro del XVII secolo.
Nelle due giornate le visite si svolgeranno dalle 10 alle 16, orario dell`ultimo ingresso (il giro completo dura circa due ore). Alle scuole che prenoteranno sul sito www.faiprenotazioni.it è riservata la mattina di venerdì 21 9.30/13 per la visita della Basilica, del Chiostro con il percorso dei miracoli e della Nuova Aula liturgica.
In occasione delle XXII Giornate Fai di Primavera, il Gruppo Fai Crotone (referente Margherita Corrado) apre alla cittadinanza un luogo di straordinario interesse culturale, di solito inaccessibile perché di proprietà privata. Sabato 22 marzo (ore 16-18,30) e domenica 23 (ore 9,30-13 e 16-19) gli apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “Pitagora” (classi I e II F), guideranno i visitatori all’interno dell’elegante palazzo baronale della famiglia Giunti affacciato su viale Regina Margherita. L’edificio in stile neoclassico, immediatamente posteriore alla metà dell’Ottocento, con la sua mole imponente ha sostituito sia le preesistenti case Orsini sia, a quota inferiore, le “grotte” menzionate nei documenti del XVI-XIX secolo nelle quali è ormai agevole riconoscere i vani di servizio del molo romano – una sporgenza naturale della costa già sfruttata dai Krotoniati – ancora attivo nell’alto Medioevo e menzionato da san Gregorio Magno, distrutto, in fine, al momento della costruzione del bastione Petro Nigro delle mura vicereali (1541), a sua volta demolito sul finire del XIX secolo. Gli Apprendisti Ciceroni narreranno i momenti salienti di questa lunga parabola storica accompagnando i visitatori nei sotterranei del Palazzo Giunti, intrico di gallerie rimaste fortunosamente intatte e capaci di evocare la suggestione delle “grotte” originali, sede delle ‘favolose’ scoperte archeologiche narrate da Nicola Sculco nei suoi Ricordi (1905). (0050)

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