Confiscato il tesoro dei Ruga
REGGIO CALABRIA Anche la cosca Ruga finisce nel mirino della sezione di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Per ordine dei giudici, sono stati confiscati un fabbricato, due terreni e conti…

REGGIO CALABRIA Anche la cosca Ruga finisce nel mirino della sezione di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Per ordine dei giudici, sono stati confiscati un fabbricato, due terreni e conti conrrenti, per un valore totale di due milioni di euro riconducibili a Giuseppe Cosimo Ruga, e agli eredi del fratello Andrea, classe ’47, deceduto nel gennaio 2011.
Per gli inquirenti, i due fratelli si sono avvicendati al vertice dell’omonimo clan, radicato a Stilo e Monasterace, ma decisamente influente anche in quelli limitrofi del versante jonico calabrese, come dimostrato dalle numerose inchieste che nel tempo hanno fatto emergere le infiltrazioni dei Ruga nelle attività imprenditoriali della zona. Per gli inquirenti tuttavia, i Ruga sono soprattutto il clan che ha scritto di proprio pugno la storia dei sequestri di persona in Calabria e non solo.
Reggente del clan dopo la morte del fratello Andrea, ucciso il 13 gennaio 2011, Giuseppe Cosimo Ruga, è stato ritenuto l’autore di tre sequestri compiuti tra il 1975 e il 1982 e per questo condannato dalle autorità giudiziarie di Torino, Milano e Roma. Dagli anni ‘70 ad oggi è stato raggiunto da condanne definitive per gravissimi reati quali associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, distruzione di cadavere, estorsione, ricettazione, rapina, evasione, rissa e porto abusivo di armi. Arrestato nell’84 dopo un lungo periodo di latitanza, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria con provvedimento di cumulo ha poi determinato la sua pena in 29 anni di reclusione, di cui 27 scontati ininterrottamente e dal 2010 ad oggi in regime di libertà vigilata. (0040)