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«Gangemi ha manomesso la sanità cosentina»

COSENZA Era il “day after” delle inchieste di Servizio pubblico sui rapporti tra sanità e politica nel Cosentino, ma per un pezzo dell`opposizione consiliare di Palazzo dei Bruzi la prima emergenza n…

Pubblicato il: 21/03/2014 – 19:14
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«Gangemi ha manomesso la sanità cosentina»

COSENZA Era il “day after” delle inchieste di Servizio pubblico sui rapporti tra sanità e politica nel Cosentino, ma per un pezzo dell`opposizione consiliare di Palazzo dei Bruzi la prima emergenza non è l`Asp ma l`Azienda ospedaliera. E dunque, nel resoconto della conferenza stampa organizzata sotto il gazebo piazzato dai medici ospedalieri nel cortile dell`Annunziata, non risuonano i nomi di Gentile e Scarpelli ma quelli di Scopelliti e Gangemi. Il presidente della giunta regionale e il suo fidatissimo manager sono l`obiettivo delle critiche di Sel e del Pse.
I consiglieri comunali di Cosenza Roberto Sacco, Giovanni Cipparrone ed Enzo Paolini, raggiunti in un secondo momento dal deputato di Sel, Ferdinando Aiello, hanno voluto manifestare vicinanza e condivisione delle ragioni della protesta agli operatori sanitari dell`Annunziata che hanno incrociato le braccia per protestare contro un`organizzazione del lavoro che ha mostrato in questi anni tutti i suoi limiti.
Sacco e Cipparrone, si legge in un comunicato, «hanno imputato al direttore generale dell`ospedale, Paolo Gangemi, buona parte della responsabilità per il collasso della rete assistenziale pubblica in provincia di Cosenza».
Anche Paolini ha contestato la gestione di Gangemi «che – dice – pensa di curare gli ammalati continuando a declinare i verbi al futuro o, peggio, sperando di fare cassa tagliando i servizi ai cittadini. Cosenza sta affondando sotto il degrado e la malapolitica del centrodestra e del commissario Scopelliti che ha inviato all`Annunziata non un “manager” ma un commissario liquidatore col preciso scopo di manomettere quel poco che resta della sanità cosentina».
E a fare le spese di quello che Paolini considera «un disegno consapevole e doloso messo in atto da una precisa parte politica», sono i cittadini «defraudati del diritto costituzionalmente garantito alla salute».
In chiusura una stoccata alla rappresentanza politica di Palazzo Campanella «che ha responsabilità pesantissime per avere permesso che una temporanea situazione di emergenza fosse trasformata strumentalmente in una condizione di ordinaria amministrazione da chi aveva interesse a penalizzare alcuni territori a favore di altri». (0020)

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