Nel Pd cosentino è tempo di disgelo

COSENZA Il 9 novembre 2013 avevano detto di non riconoscere l`elezione di Luigi Guglielmelli a segretario provinciale di Pd di Cosenza. Franco Laratta, il suo oppositore renziano, continuava a ribadire che, nel congresso, c`era stata “un`impraticabilità democratica”. E, anche per questo, i Democrat cosentini erano diventati un partito monco, privo della parte che fa capo al segretario nazionale e al leader nazionale Matteo Renzi. Qualche mese dopo, molte cose sono cambiate e il disgelo si fa strada nelle stanze piddine. Lo rende noto proprio l`area reziana, in una nota in cui si sottolinea la necessità “di trovare punti di condivisione, superando, se ci sono le condizioni, i contrasti e le contrapposizioni”. L`opposizione interna, dunque, ha incontrato il segretatio cuperliano Guglielmelli chiedendogli “di farsi carico di una proposta politica per una forma di condivisione attiva del governo della federazione cosentina”. I renziani dicono di non essere interessati “a occupare caselle”, ma solo a superare i contrasti.
E` questo il risultato di “una riflessione per capire se può continuare a sopravvivere una federazione dimezzata. O se non vi siano le condizioni per avviare un percorso nuovo”, che possa superare le chiusure degli ultimi tempi. Chiusure delle quali l`area che fa capo a Renzi non disconosce la genesi: “Guglielmelli – scrivono – ha vinto il congresso provinciale dopo il nostro rifiuto di continuare a partecipare, viste le gravi anomalie che si sono verificate e la mancanza di garanzie per il corretto svolgimento delle primarie”. Ma il dialogo avviato è il primo riconoscimento della leadership emersa proprio dal congresso, dopo mesi di muro contro muro.