CATANZAROPOLI | Istanza al prefetto: «Sciolga il Consiglio»
Il ministero dell`Interno sciolga il consiglio comunale di Catanzaro. È quanto chiedono i rappresentanti del Meet up “Non solo Catanzaro” che questa mattina hanno depositato un`istanza al prefetto di…

Il ministero dell`Interno sciolga il consiglio comunale di Catanzaro. È quanto chiedono i rappresentanti del Meet up “Non solo Catanzaro” che questa mattina hanno depositato un`istanza al prefetto di Catanzaro a cui sono allegate decine di firme di cittadini. I militanti del meet up, rappresentati dall`avvocato Francesco Pitaro, richiamano quanto emerso dall`indagine condotta dal pm Gerardo Dominijanni con il supporto degli investigatori della Digos. Un lungo elenco di episodi che, secondo quanto si legge nel documento, rappresentano un quadro che «è non solo moralmente, eticamente e politicamente raccapricciante, ma rilevante anche sotto il profilo giuridico-amministrativo nonché tecnico-funzionale e tanto si coglie dal fatto che nel registro degli indagati risultano esservi 8 persone, di cui 7 appartenenti all`amministrazione comunale, tra cui il sindaco, assessori comunali, solo ora revocati, consiglieri comunali, il dirigente di un settore dell`amministrazione nonché un vigile urbano». Nell`istanza l`avvocato Pitaro riporta quanto disposto dal testo unico per gli enti locali che prevede la rimozione degli eletti «quando compiano atti contrari alla costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico» e lo scioglimento nel caso in cui «non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi». Lo scandalo che travolto il Comune, secondo i presentatori dell`istanza, «ha acclarato atti e condotte che si sono posti fuori dai dettati normativi e costituzionali che devono orientare la pubblica amministrazione e che devono garantire una gestione e conduzione della cosa pubblica secondo i principi di equità, imparzialità e uguaglianza». Inoltre, a sostegno delle proprie tesi, gli aderenti al Meet up “Catanzaro e non solo” riportano le conclusioni a cui è arrivata l`inchiesta sulle firme false apposte per la presentazione della lista “Per Catanzaro” «il cui apporto è stato determinante per l`elezione del sindaco». Davanti a questa realtà, conclude l`istanza, «è necessario che il ministero dell`Interno, eventualmente dopo aver accertato e verificato atti, provvedimenti e condotte, anche attraverso l`invio di una commissione di indagine o d`accesso, adotti i provvedimenti necessari a ripristinare la legalità all`interno dell`amministrazione comunale affinché i cittadini catanzaresi e la pubblica amministrazione vengano gestiti e amministrati senza privilegi né preferenze ma in ossequio al principio costituzionale di uguaglianza e della parità di trattamento e della imparzialità e trasparenza e per finalità pubbliche e collettive». (0080)