Rimborsi truffa a Reggio, assolto Demetrio Cara
REGGIO CALABRIA Il capogruppo della lista “Raffa presidente” in consiglio provinciale, Demetrio Cara, non ha mentito indicando come propria sede Gioia Tauro, dunque non ha tentato di truffare la Prov…

REGGIO CALABRIA Il capogruppo della lista “Raffa presidente” in consiglio provinciale, Demetrio Cara, non ha mentito indicando come propria sede Gioia Tauro, dunque non ha tentato di truffare la Provincia pretendendo rimborsi viaggio illeciti. È con questa decisione che il gup di Palmi, Cristina Mazzacuoccolo ha assolto – perché il fatto non sussiste – il finanziere prestato alla politica Demetrio Cara, finito al centro delle indagini della Procura reggina sui presunti rimborsi illeciti della politica. Un’inchiesta, in seguito divenuta nota come Rimborsopoli, che seguendo la pista dell’illecita gestione di fondi pubblici e rimborsi è arrivata a toccare anche la Regione, travolgendo tutti i capigruppo dei partiti che attualmente siedono in consiglio regionale.
Ma se il filone investigativo che ha portato più volte gli investigatori a bussare alla porta di Palazzo Campanella è tuttora in via di approfondimento, esce di scena con un’assoluzione rotonda il primo dei politici finito al centro delle attenzioni investigative. Al consigliere Cara, il pm Matteo Centini – titolare dell’indagine prima che venisse trasferita per competenza alla Procura di Palmi – aveva originariamente contestato due reati di falso e la truffa aggravata ai danni della Provincia, perché riteneva avesse fittiziamente attestato la propria residenza presso la caserma della guardia di finanza di Gioia Tauro, dove prestava servizio. Accuse condivise dal pm di Palmi che ha chiesto il giudizio per il consigliere provinciale, ritenendolo responsabile di due fattispecie di falso – sia per aver indotto in errore il Comune di Gioia Tauro attestando falsamente la residenza nella città della Piana, sia per aver fittiziamente affermato di dover viaggiare per raggiungere Palazzo Foti – e di truffa aggravata, per aver preteso i rimborsi chilometrici relativi alle trasferte.
Contestazioni smontate in sede di udienza preliminare grazie alle indagini difensive promosse dal legale del consigliere, l’avvocato Giampaolo Catanzariti, che hanno dimostrato, tramite la testimonianza di numerosi finanzieri, che Cara si era trasferito a Gioia ancor prima della candidatura e non dopo le elezioni al solo scopo di ottenere rimborsi non dovuti. Conclusioni condivise dal gup, che al termine dell’abbreviato chiesto e ottenuto oggi stesso in sede di udienza preliminare, ha assolto il consigliere da tutte le accuse che gli venivano contestate. (0040)