"Black monkey", al via il processo contro le `ndrine a Bologna
BOLOGNA Ha preso il via in un`aula del tribunale di Bologna gremita da un centinaio di giovani il processo “Black monkey”. Era la prima udienza del dibattimento con 23 imputati, 13 per associazione a…

BOLOGNA Ha preso il via in un`aula del tribunale di Bologna gremita da un centinaio di giovani il processo “Black monkey”. Era la prima udienza del dibattimento con 23 imputati, 13 per associazione a delinquere di stampo mafioso tra cui Nicola Femia, ritenuto legato alla `ndrangheta e a capo di un`organizzazione che guadagnava con il gioco illegale. Oltre a classi di scuole di Modena e Sassuolo, c`erano studenti universitari e esponenti di Libera, parte civile. Femia, detenuto, era in aula. Ma il processo, ritenuto evidentemente simbolico perché l`unico per associazione a delinquere di stampo mafioso al momento in corso a Bologna, in realtà è cominciato con un rinvio a fine aprile, deciso dal collegio del tribunale per difetti di notifica ad alcuni imputati. Non era presente di persona Giovanni Tizian, cronista sotto protezione dopo le intercettazioni nell`ambito dell`inchiesta della Gdf, in cui Femia parlava di lui con un altro indagato dopo articoli sulla Gazzetta di Modena che non aveva gradito: anche Tizian si era costituito parte civile nell`udienza preliminare ed era rappresentato oggi da un legale. Erano in aula invece i due figli di Femia, Guendalina e Rocco Maria Nicola, entrambi imputati come il padre. (0090)