CATANZAROPOLI | Chiesta la proroga delle indagini
L`inchiesta “Catanzaropoli” non si arresta. Nella giornata di ieri, infatti, la Digos ha notificato la richiesta di proroga delle indagini avanzata dal pm Gerardo Dominijanni all`ufficio gip del Trib…

L`inchiesta “Catanzaropoli” non si arresta. Nella giornata di ieri, infatti, la Digos ha notificato la richiesta di proroga delle indagini avanzata dal pm Gerardo Dominijanni all`ufficio gip del Tribunale di Catanzaro nei confronti di cinque indagati. Una sola pagina in cui compaiono i nomi del sindaco Sergio Abramo, del consigliere comunale Carlo Nisticò, del capo dell`area tecnica Giuseppe Cardamone, del vigile urbano Rocco Cristallo e dell’architetto Paola Barbuto. A ogni nome è associato l`articolo del codice penale per il quale la Procura sta procedendo: abuso d`ufficio, corruzione, concussione e soppressione, distruzione e occultamento di atti.
Nel documento non compaiono i nomi degli altri tre politici coinvolti nello scandalo giudiziario gli ex assessori comunali Stefania Lo Giudice e Massimo Lomonaco e l`assessore regionale Domenico Tallini. La differenza, secondo quanto trapela, sarebbe da individuare nella data di iscrizione sul registro degli indagati.
L`inchiesta è uno stralcio dell`indagine avviata sulle presunte firme false inserite nella presentazione della lista “Per Catanzaro”. Per quel fascicolo il pm Dominijanni ha chiuso le indagini a carico di tredici persone. Dalle intercettazioni autorizzate per quell`inchiesta, la Digos ha sviluppato altri filoni investigativi che sono stati compendiati in un nuovo fascicolo. L`attenzione degli inquirenti in particolare si è concentrata su una serie di annullamenti di contravvenzioni al codice della strada, l`utilizzo improprio di alcuni telefoni cellulari dell`ente ma anche presunte irregolarità nell`affidamento di appalti pubblici, incarichi a professionisti, lottizzazioni. Gli accertamenti, secondo quanto si è appreso, avrebbero riguardato anche la gestione delle autobotti durante l`emergenza idrica del novembre scorso e i finanziamenti per il mercatino di Natale su corso Mazzini.
I primi atti di indagine, depositati con gli atti relativi all`inchiesta sulle firme false, hanno fatto emergere un quadro così preoccupante da spingere il sindaco Sergio Abramo ad azzerare la giunta comunale e tutti gli incarichi di sottogoverno oltre a quelli all`interno delle società partecipate. (0080)