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Chiappetta: l`unica presa in giro è quella del Pd

REGGIO CALABRIA «In questa regione l`unico tentativo di prendere in giro i calabresi è quello messo in atto da un Partito democratico che, dopo essere stato protagonista dello sfasciume politico-ammi…

Pubblicato il: 01/04/2014 – 19:25
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Chiappetta: l`unica presa in giro è quella del Pd

REGGIO CALABRIA «In questa regione l`unico tentativo di prendere in giro i calabresi è quello messo in atto da un Partito democratico che, dopo essere stato protagonista dello sfasciume politico-amministrativo degli anni passati ed essendo incapace di riconoscere sforzi e meriti degli avversari in una situazione complicatissima, cerca a tutti i costi di alimentare polemiche, drammatizzare le situazioni e affermare l`esatto contrario della verità». Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Nuovo centrodestra alla Regione Gianpaolo Chiappetta.
«Le dichiarazioni odierne del segretario Magorno – prosegue – si commentano da sole. Il presidente Scopelliti, come ha più volte sottolineato, ha ritenuto di fronte ad una sentenza che tutti riteniamo ingiusta ed abnorme per le sue conseguenze, ha scelto, con encomiabile senso e rispetto delle Istituzioni,  di rendere pubblica la sua volontà di dimettersi. Il presidente della Giunta Regionale, diversamente da altre figure istituzionali e politiche, ha però sulle sue spalle delle responsabilità di enorme portata ed è proprio in ragione di ciò che Scopelliti ha confermato le sue dimissioni ed allo stesso tempo indicato per la loro effettiva concretezza un limitato periodo di tempo che consenta alcuni indifferibili ed urgenti provvedimenti. Nessuna farsa e nessun presa in giro. È invece il segretario del Pd Magorno che, in considerazione di un gioco politico abbastanza chiaro, cerca a tutti i costi di velocizzare e drammatizzare la situazione e lo fa non per il bene dei calabresi ma solo ed unicamente per ragioni di partito. La richiesta di elezioni non è infatti giustificata dalle esigenze dei calabresi, che diversamente da lui hanno ben altro giudizio dell`operato della Giunta, ma dal fatto che più si accorciano i tempi rispetto all`appuntamento elettorale e più sono concrete le possibilità di portare a compimento il suo disegno politico, neutralizzare all`origine la candidatura a presidente di un suo compagno di partito, depotenziare altri possibili pretendenti e rendere concreta la sua o una candidatura terza rispetto al Pd. E già, perché Magorno sa bene ma non dice che oggi, a dispetto di tanti proclami, il verso del Pd non è affatto cambiato e sono tutto tranne che uniti».
«Quanto alla manifestazione annunciata per chiedere dimissioni ed elezioni a giugno – conclude Chiappetta – possiamo rispondere citando il suo mentore Renzi: ce ne faremo una ragione».

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