Scopelliti: «Non mi pento»
«Alfano non ha posto nessun veto alla mia eventuale candidatura alle Europee, anche perché non ne abbiamo parlato. Abbiamo rinviato questa decisione all`interno del partito, alla prossima settimana…

«Alfano non ha posto nessun veto alla mia eventuale candidatura alle Europee, anche perché non ne abbiamo parlato. Abbiamo rinviato questa decisione all`interno del partito, alla prossima settimana, per un rispetto nei miei confronti. Anche perché oggi, dopo la sentenza che mi ha colpito moltissimo come uomo e come cittadino italiano, non mi sento di rituffarmi in una campagna elettorale. Non credo ci sia stata prima una condanna simile per abuso di ufficio e falso ideologico». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, intervistato da Luca Telese a “Matrix”, in onda questa sera alle ore 23.15 su Canale 5. Dell`intervista l`emittente ha fornito un`anticipazione.
«Non mi pento – ha aggiunto Scopelliti – di nessuna delle iniziative che ho fatto durante la mia amministrazione. Avrei rifatto tutto alla stessa maniera anche perché ho aumentato del 30% le attività sui servizi sociali, abbiamo offerto un servizio straordinario ai nostri anziani, ai bambini, ai diversamente abili. Quell`amministrazione è stato un esempio straordinario di buona amministrazione». Sulla vicenda di Orsola Fallara, la dirigente del Comune suicidatasi nel 2010, Scopelliti ha detto: «Quando è uscito lo scandalo della conferenza del centrosinistra io le ho chiesto cosa ci fosse di vero e lei mi ha risposto via messaggio che era tutto vero e ha aggiunto che si vergognava. Io le ho risposto che avrebbe dovuto vergognarsi prima. Da quel momento, e per i due mesi successivi, i nostri rapporti si sono interrotti fino alla sua drammatica scelta di togliersi la vita». «Non sono colpevole di un reato – ha concluso Scopelliti – ma di una grave omissione di controllo. In qualità di amministratore una responsabilità nell`insieme c`è, ma non è una responsabilità di natura penale perché altrimenti corriamo il rischio che tutti i sindaci italiani possano essere perseguiti penalmente per abuso d`ufficio o per falso in bilancio». (0080)