«Sospenderemo Scopelliti senza indugi»
La sospensione dall`incarico del governatore Peppe Scopelliti sarà emanata dal governo «senza indugi». Il ministro Maria Carmela Lanzetta, rispondendo oggi alla Camera a un`interrogazione presentata…

La sospensione dall`incarico del governatore Peppe Scopelliti sarà emanata dal governo «senza indugi». Il ministro Maria Carmela Lanzetta, rispondendo oggi alla Camera a un`interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle – primo firmatario il deputato cosentino Sebastiano Barbanti – non mostra tentennamenti di fronte agli atti che il governo dovrà portare a termine dopo la condanna rimediata dal presidente della Regione Calabria nel “processo Fallara”. «Ministro – sono state le parole usante dal grillino Barbanti –, Scopelliti sta soltanto scaldando una sedia a spese dei contribuenti così come i consiglieri del Pd che non dimettendosi avallano questo stato delle cose».
«Ad oggi – gli ha replicato la Lanzetta – non risulta che sia stato ancora comunicato dal Tribunale al prefetto di Catanzaro il provvedimento giudiziario adottato nei confronti di Scopelliti, presupposto imprenscindibile per l`attivazione della procedura di sospensione. Voglio assicurare che non appena il presidente del Consiglio riceverà la comunicazione dal prefetto, e verrà presa piena contezza dei contenuti dell`atto giudiziario adottato, il provvedimento di sospensione, nel rispetto dei presupposi di legge, sarà emanato senza indugio». Il ministro si è poi soffermata sull`iter procedurale previsto dalla legge Severino nei casi in cui un governatore venga condannato, seppur in via non definitiva: «La procedura di sospensione, disciplinata dall`art 8 decreto legislativo 235/2012, al comma 4 prevede che il provvedimento giudiziario venga comunicato a cura del Tribunale al prefetto del capoluogo della regione interessata. Ricevuta la comunicazione del provvedimento giudiziario, il Prefetto ne dà comunicazione al premier il quale, sentiti il ministro degli Affari regionali e dell`Interno, adotta il provvedimento di sospensione».?
Parole, quelle del ministro, che non hanno del tutto soddisfatto il rappresentante dei pentastellati: «Il popolo calabrese non merita di essere rappresentato da un condannato in primo grado, da un governatore che continua a portare avanti i suoi interessi a danno della comunità calabrese, che pretende di seguitare a giocare con il destino di tutti noi. In questa situazione il decreto sospensivo è solo un atto accertativo, ma è necessario per consentire di recidere questo legame e questa mortificazione ai cittadini calabresi. Dopo il “modello Reggio”, abbiamo assistito al “modello Regione” e gli esiti purtroppo sono stati simili: il fallimento generale di tutta la politica e l’ulteriore impoverimento economico, sociale e culturale della nostra terra».
Scopelliti finora ha annunciato di volersi dimettere volontariamente evitando, in questo modo, l`onta di una sospensione. Ma all`annuncio fatto veicolare nelle ore immediatamente successive all`emanazione del verdetto non è seguito alcun atto concreto. Nella notte tra lunedì e martedì, a Roma, durante il vertice di Nuovo centrodestra, ha assicurato di non volere fare «passi indietro» e di avere intenzione di rimanere «per altre due settimane». Ma anche in questo caso non c`è nulla di ufficiale.