OPERAZIONE TNT | Quei mobili spariti in casa Lo Giudice

REGGIO CALABRIA Mobili, condizionatori, una macchina e uno scooterone. La banda dedita ai furti e al traffico d`armi – sgominata nell`ambito dell`operazione “Tnt” dal comando provinciale dei carabinieri di Reggio – non ha risparmiato neanche la villa sequestrata a Luciano Lo Giudice, fratello del “Nano”. Anche l`ex dimora della cosca è finita nella rete della banda. Ecco come viene raccontato quel furto nelle conversazioni captate dagli inquirenti: «Berlingeri (uno degli arrestati, ndr) diceva a “tre dita” (poi individuato in un altro componente del sodalizio, Domenico Demetrio Battaglia, al quale effettivamente manca la falange e la falangina del dito indice della mano destra, ndr) se voleva andare con lui in una villa, spiegandogli che si trattava di “villa Lo Giudice”. So che hanno rubato mobili, una macchina, uno scooterone, i condizionatori, elettrodomestici, sono andati con un camion di quelli del cantiere dove lavorava Berlingeri, lui poteva andare di notte a prenderlo perché aveva le chiavi».
Le indagini hanno permesso di accertare una serie di furti, commessi, a più riprese, nella villa di Pellaro, sequestrata a Luciano Lo Giudice. Infatti, il 13 agosto del 2011, l’amministratore giudiziario dell`immobile aveva notato la mancanza di diversi beni e il 15 novembre aveva presentato denuncia alla Questura di Reggio Calabria per il furto di due camerette complete, composte ciascuna da letto con materasso, comodino, armadio, scrivania e poltrona girevole, e anche del ciclomotore Yamaha Tmax 500. Proprio quello scooterone che era stato trovato, nel corso di una perquisizione, in un garage nella disponibilità di Battaglia. Ed era stato quest`ultimo, durante l`interrogatorio, ad affermare che il mezzo gli era stato portato sotto casa da Berlingeri. (0050)