EUROPEE | Scopelliti: «Non mi candido per avere l`immunità»
ROMA «Qualche cattivello dice che io vado a prendermi l`immunità», ma «non ho bisogno di un posto. Mi candido per dare un contributo al Sud, alla mia Calabria, in questa bellissima esperienza che si…

ROMA «Qualche cattivello dice che io vado a prendermi l`immunità», ma «non ho bisogno di un posto. Mi candido per dare un contributo al Sud, alla mia Calabria, in questa bellissima esperienza che si chiama Europa. Posso dare ancora tanto: soprattutto continuità alla mia storia. Servono 80-90mila voti, sono ottimista». Così Peppe Scopelliti, governatore dimissionario della Calabria candidato alle Europee con Ncd, in un`intervista a Repubblica. Sulla condanna in primo grado a sei anni per falso nel bilancio del Comune di Reggio Calabria, «in Appello mi assolveranno. È solo una vicenda di crediti che i dirigenti ritenevano esigibili e che nel tempo diventano inesigibili. Non c`è una dichiarazione, un`intercettazione, che possa provare il dolo», dichiara Scopelliti, secondo cui «la legge Severino è incostituzionale».
Scopelliti poi conferma l`esistenza della lettera dei senatori indirizzata ad Alfano e aggiunge: «Non contestavano la mia candidatura perché tra loro c`è anche qualche calabrese e dubito che qualcuno di loro possa schierarsi contro di me». Il presidente della giunta regionale omette di dire che nella lettera si fa esplicito riferimento all`imbarazzo sulla questione morale «che i nostri avversari – sono le parole usate nella lettera dai senatori del Ncd – potrebbero tirarci fuori mettendoci fortemente in imbarazzo».
Quanto alle annunciate dimissioni da governatore, «tra dieci giorni si riunirà la conferenza dei capigruppo per decidere», spiega Scopelliti. «Si voterà a novembre. Ero contrario al voto a giugno» perché «a luglio voglio esserci quando si inaugurerà la cittadella della Regione, un progetto coltivato per 44 anni: il mio sogno era passare alla storia per le cose fatte». (0030)