Peppe chiama a raccolta i suoi
Giusto Pasqua e Pasquetta, poi niente vacanze. Il regno di Scopelliti sta per affondare sotto il peso della condanna al processo Fallara e il governatore lavora per non farsi travolgere dalle onde. D…

Giusto Pasqua e Pasquetta, poi niente vacanze. Il regno di Scopelliti sta per affondare sotto il peso della condanna al processo Fallara e il governatore lavora per non farsi travolgere dalle onde. Domani pomeriggio appuntamento a Palazzo Alemanni per gli esponenti di Ncd. Quella che si prefigurava come una gustosa settimana di riposo, complice il ponte del 25 aprile, diventa invece ricca di appuntamenti politici. A partire da quello in cui il Nuovo centrodestra studia la strategia da proporre agli alleati nei prossimi giorni.
Peppe, che nei bei tempi convocava i suoi giusto per metterli al corrente della linea da seguire e da dettare agli altri sottoposti, questa volta sembra essere piuttosto confuso e riunisce il tavolo a caccia di consigli. Quella di domani, infatti, doveva essere una riunione di maggioranza, ma il governatore l’ha fatta saltare per ritrovarsi con i soli fedelissimi. Più Giulio Serra, che evidentemente spera di fare l’assessore per un mese.
La carne al fuoco è tanta e il tempo stringe. Alfano non potrà trascinare per troppo tempo il minuetto della sospensione e bisogna capire cosa ne sarà della giunta regionale. Che si voterà a novembre è ormai un dato acquisito, bisogna stabilire come si arriva all’autunno. Giampaolo Chiappetta, costretto a fare un passo indietro per consentire l’ingresso in lista per le europee a Scopelliti, spera di essere ricompensato con una vicepresidenza di giunta che, arrivata la sospensione, diventa scettro vero e proprio. Da Forza Italia, però, non aspettano altro: se rimpasto deve essere a crescere devono essere gli azzurri, che altrimenti potrebbero abbandonare la rotta di queste settimane – non si disturba il governatore. Lista debole alle europee per consentirgli il salto a Bruxelles – e abbracciare una linea meno morbida. I falchi, qualora Scopelliti dovesse mettere mano alla squadra senza accontentare gli azzurri, spingono per il gesto estremo: fuori dalla giunta e appoggio esterno, giusto per non rovinare del tutto i rapporti in attesa del voto di novembre.
Scenari di guerra che Scopelliti e i suoi, domani pomeriggio a Palazzo Alemanni, dovranno trovare il modo di disinnescare.