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Naccarato: «Si può votare a luglio»

LAMEZIA TERME Paolo Naccarato, senatore del Nuovo centrodestra e “padre” dello Statuto calabrese non ha dubbi: «Non c`è un minuto da perdere, per motivi politici, per motivi organizzativi ed anche pe…

Pubblicato il: 02/05/2014 – 12:05
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Naccarato: «Si può votare a luglio»

LAMEZIA TERME Paolo Naccarato, senatore del Nuovo centrodestra e “padre” dello Statuto calabrese non ha dubbi: «Non c`è un minuto da perdere, per motivi politici, per motivi organizzativi ed anche per il “lodo Durante”, che io sottoscrivo parola per parola: esiste il rischio reale di dover votare entro il 29 luglio e cioè nei 3 mesi previsti dalla legge. In questo lasso di tempo il corpo elettorale è chiamato ad eleggere un nuovo presidente a seguito delle dimissioni di quello precedente. E concordo altresì che a questo punto l`unico modo per evitare che si voti a fine luglio sia nella esclusiva disponibilità di una diversa determinazione del Consiglio dei ministri». Per questo motivo l`esponente di Ncd spinge per arrivare a individuare entro brevissimo tempo il candidato a governatore del centrodestra. «Ha fatto bene Tonino Gentile – spiega ora l`ex sottosegretario a Palazzo Chigi – a porre subito il tema della scelta del prossimo candidato presidente della Regione del centrodestra in tempi rapidissimi. Dimostra ancora una volta di essere un dirigente politico previdente e accorto».
Naccarato, così come ieri aveva fatto Gentile, non nomina mai l`ex governatore Peppe Scopelliti ma è chiaro che il tentativo di trovare subito un nuovo leader non può che essere letto come la presa d`atto della chiusura di un`era. «Il campo dei moderati – ragiona sempre Naccarato –  si deve dotare di un candidato forte e credibile per storia personale, per capacità all`insegna della diversità e del cambiamento, concreto e moderno, in grado di mettere le ali alla coalizione per freschezza, chiarezza di programmi e per fermezza di conduzione anche perché, a leggere con una certa malinconia le polemiche di questi giorni, fra “il nuovo che arretra”, “fine di un`era”, “tradimenti presunti” e “coerenza supposta”, il rischio vero è che la metà campo del centrodestra si trasformi in una lunga panchina e le macerie seppelliscano tutti mentre Grillo e il suo movimento finiranno sempre più per impadronirsi del campo da gioco anche in Calabria dettando le proprie regole antisistema ed alzando la bandiera dell`etica pubblica e del contrasto a ogni forma di illegalità».
È un invito alla ragionevolezza quello del senatore di Ncd: «Penso che nessuna polemica elettorale possa giustificare un irresponsabile impazzimento generale che rischia di cancellare davvero la stragrande maggioranza dei moderati dalla scena politica regionale e forse anche nazionale se non ci si predispone tutti a una paziente ricerca di ascolto reciproco e con una assoluta disponibilità a ricercare e privilegiare le ragioni che uniscono anziché gli argomenti divisivi».

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