CASO SCAJOLA | L`aiuto dell`ambasciatore reggino alla moglie di Matacena

LAMEZIA TERME Spunta anche il nome di un ambasciatore tra le carte dell`inchiesta che oggi ha portato all`arresto dell`ex ministro dell`Interno Claudio Scajola e dell`ex parlamentare di Fi Amedeo Matacena. Gli inquirenti hanno registrato le conversazioni tra la moglie dell`imprenditore reggino, Chiara Rizzo, e lo stesso Scajola, che si sarebbe prodigato per trovare il modo di far fuggire Matacena in Libano. I due, nel corso dei loro dialoghi telefonici, fanno spesso riferimento ad «Antonio», che gli investigatori hanno identificato in Antonio Morabito, ambasciatore del Principato di Monaco con origini reggine e amico comune sia della Rizzo che di Scajola. Secondo gli inquirenti, il diplomatico – che non è indagato – «risulta avere piena cognizione della posizione giudiziaria» dell`ex armatore e deputato, anche in considerazione del contenuto di una conversazione nel quale è proprio Morabito a parlare con la moglie di Matacena. La Rizzo si rivolge a lui per un aiuto e gli chiede anche consigli su come garantire assistenza legale al marito, detenuto negli Emirati Arabi: «No, intanto le cose stanno che io ho preso degli avvocati lì a Dubai, il giudice ancora non ha deciso…». Morabito le suggerisce di rivolgersi all`ambasciata italiana. «Io non ho sentito – risponde la donna –, infatti ti volevo dire questo… allora, l`avvocato di là mi ha detto… dice, “signora, siccome io voglio una visita, che ancora non l`ho mai potuto vedere, allora…”. Il diplomatico ha la soluzione: «E la fai tramite il Consolato». Ma la moglie di Matacena ha un`esigenza precisa: «Siccome lui (Matacena, ndr) il 15 fa 50 anni e le visite sono solo di sabato, allora io volevo la visita sabato 14». «Certo, certo», per Morabito si può fare e si offre di dare il suo aiuto all`amica: «Io lunedì mattina scrivo al console generale…». Poi chiede alla Rizzo di inviargli una mail con tutti i suoi dati: «Mandala all`ambasciata, mandala all`e-mail dell`ambasciata, così io lo ritiro…». Numero di telefono, dati personali, tutto ciò che può servire allo scopo. «Ecco – dice Morabito – così io lo rigiro al Consolato generale chiedendo assistenza che si organizzi la visita». (0040)