CASO SCAJOLA | «Lo spostiamo in un posto sicuro»
REGGIO CALABRIA Lo spostiamo in «un posto più sicuro e molto migliore, ma più vicino anche». Claudio Scajola sembra molto intraprendente e sollecito nei confronti della moglie di Amedeo Matacena. C`è…

REGGIO CALABRIA Lo spostiamo in «un posto più sicuro e molto migliore, ma più vicino anche». Claudio Scajola sembra molto intraprendente e sollecito nei confronti della moglie di Amedeo Matacena. C`è da mettere al sicuro il vecchio compagno di partito, e l`ex ministro dell`Interno è più che mai pronto a fare tutto il possibile per trovare un Paese “amico” in cui trasferire l`ex parlamentare in fuga dalla giustizia italiana. La telefonata risale al 12 dicembre del 2013 alle ore 12.12. Nella conversazione, come sostiene il giudice per le indagini preliminari di Reggio, emerge che «alcuni soggetti si stanno attivando per spostare Matacena da Dubai verso altro Stato». Il Libano, per l`esattezza, un posto «migliore» di Dubai e «più vicino» all`Italia. Nella telefonata intercettata la moglie dell`imprenditore reggino, Chiara Rizzo (C) contatta Claudio Scajola (S).
C. pronto?
S. eccomi!
C. allora?
S. Ti chiamo io perché devo dare delle risposte, tu non hai
più richiamato e allora ti ho disturbato io.
C. Sì, e allora, dimmi!
S. Senti, io devo dare le due risposte per laggiù, mi capisci
vero?
C. Sì
S. …e per quassù, mi sono fatto capire?
C. Ma perché, quaggiù e lassù non è la stessa cosa?
S. No, una è tua e una è sua, diciamo!
C. L`ho capito, ma non le possiamo fare lo stesso momento o
no?
S. Sì, sì, sì, no devo dare… ho detto, devo dare delle
risposte
C. Ah, ho capito… no, io pensavo che devono…
S. No, no, no, devo dare delle risposte e ho delle cose… ho
delle cose che devo chiederti, ecco, capito, per dare delle
risposte
S. …altre cose da dirci?
C. No, niente di… ah, mi aveva chiesto anche lui
per… che… se quello chiamava o no.
S. Eh, appunto è quello che ti volevo dire a voce!
C. Va bò, poi te lo racconti… però dobbiamo dargli il
numero
S. Tieni presente che…
C. però dobbiamo dargli il numero noi
S. Si, che ho… però ti devo dire quello, allora te lo dico
intanto adesso… qualcosetta che cerchi di capire, cerca di
memorizzare quello che ti sto dicendo, eh, concentrati!
C. Sì sì
S. Si sposterebbe, hai capito?
C. Lui?
S. Sì
C. E non si può
S. Che quindi sarebbe… sì sì buono, buono, poi ti dico
tutto…
C. Và bò!
S. …che quindi sarebbe un capolavoro
C. Ma sempre là in zona?
S. Eh?
C. Ma sempre là zona?
S. No, in un posto ancora più sicuro e molto migliore, ma più
vicino anche
C. Meglio sarebbe… ma tu sei in grado, se lui dice che
questa persona lo può spostare? Sì!
S. Si, io ti dico… io adesso
C. alla….
S. …io ho lavorato, Ciccia, capisci?
C. Va bene, okay!
S. …ho lavorato grosso e adesso sto decidendo di andare a
Roma…
Scajola stavolta non fa niente a “sua insaputa”. In uno dei dialoghi captati dagli inquirenti, dice alla Rizzo: «Possiamo solo lavorare a voce non al telefono». Un passaggio, sottolineato dagli investigatori, che confermerebbe il fatto che Scajola fosse a conoscenza di tutte le grane giudiziarie di Matacena. Ma l`ex sindaco si preoccupa anche del figlio dell`imprenditore, Athos, che dovrebbe seguire i genitori nel nuovo Paese. «Ma prima ancora che fa “gli esami”, secondo te, si può spostare?», chiede la donna. «E dobbiamo vedere questo ed è una cosa di cui devo farti due domande a te, in modo che tu, quando poi ti vai a fare il tuo viaggio premio, acquisisci…», dice Scajola, consapevole che la Rizzo, dal 23 dicembre 2013 al 3 gennaio successivo, dovrà andare a Dubai dal marito per passare le festività natalizie. Oltre alla scuola la famiglia Matacena ha anche il problema dello spostamento del denaro da un conto corrente a un altro. La Rizzo sembra trovare ostacoli con la banca, e Scajola si sarebbe messo a disposizione per risolvere l`intera faccenda con un altro interlocutore: «Provo con questa idea qua, è il suo settore e voglio vedere se lui… lui con me…». La faccenda dei soldi è particolarmente importante, e la moglie di Matacena sembra spazientirsi: «Prendo i miei soldi, e se non li volete spostare tutti in una volta spostateli come cavolo volete voi, a 10mila euro al mese, come cazzo vogliono». «Sì, sì, va bene», risponde Scajola. Che è così disponibile da coinvolgere nell`operazione anche la sorella Maria Teresa, incaricata di contattare un “uomo di fiducia” di Montecarlo che avrebbe potuto eliminare gli ostacoli finanziari della donna. «Gli ho detto che deve farmi un miracolo, si inventi come cazzo vuole ma faccia un miracolo». (0040)